25/02/2021 di Manuela Antonacci

Isola d’Elba, a scuola arriva il webinar che indottrina sul gender

 “Orientamenti affettivi e sessuali, identità di genere ed espressione di sé: strumenti di conoscenza, ma anche strumenti operativi. È questo il tema del nuovo appuntamento online rivolto ai genitori, agli educatori e agli insegnanti dell’isola d’Elba, che si terrà il 13 marzo alle 17”.

Un’iniziativa, promossa sul blog “Percorsi con i bambini” che reca pure il titolo “Una classe in cui nessuno si sente escluso”. E ci viene da dissentire su questa intestazione, dato che la concezione espressa dall’identità di genere non trova affatto larga condivisione tra i genitori e nemmeno tra gli insegnanti. Quindi non si comprende per quale motivo venga condotto un seminario “ad hoc” su una teoria non fondata scientificamente e che ha dei risvolti morali discutibili per molti. Un seminario dunque di per sé non “inclusivo” proprio perché non tiene conto dei punti di vista diversi anche di chi dissente dall’ideologia gender.

Per di più, l’iniziativa, promossa da Agedo Toscana, è pubblicizzata sul sito di un’organizzazione come “Percorsi con i bambini” che da quello che leggiamo, pare occuparsi della povertà economica, in quanto “La povertà economica è spesso causata dalla povertà educativa: le due che reca pure si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione”. Cosa c’entrerebbe tutto ciò con il gender, non è dato di sapere.

Nella descrizione del corso si legge che esso è stato creato “Per intervenire sul contrasto alle discriminazioni e alla violenza, durante il webinar gratuito saranno forniti strumenti di conoscenza delle tematiche degli orientamenti affettivi e sessuali, delle identità di genere e dell’espressione di sé, veicolando un atteggiamento di autentica apertura e accoglienza.

L’obiettivo prioritario è quello della diffusione di una cultura di rispetto della soggettività, promuovendo un’informazione corretta con riferimento specifico alle tematiche riguardanti le aree descritte, per promuovere un clima inclusivo teso alla valorizzazione delle differenze e della diversità come caratteristiche fondanti l’unicità della persona.”

Ancora una volta, insomma, si usa il cavallo di Troia della lotta contro il bullismo e le discriminazioni ma, come è tipico dell’opera di indottrinamento selvaggio, a cui stiamo assistendo in questo periodo, non si gioca in difesa ma in attacco, utilizzando un tema così importante per promuovere la propria propaganda ideologica, propinandola pure come la panacea al male della violenza.

Di strumenti per parlare ai ragazzi del rispetto e della tolleranza ce ne sono tanti, ma, chissà perché si cerca di prediligerne sempre e soltanto uno, pretendendo l’assenso di tutti. Non è forse questo stesso atteggiamento indice di violenza intellettuale, morale e psicologica?

 

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