05/02/2021 di Manuela Antonacci

In un liceo di Villafranca assemblea di istituto in salsa arcobaleno, ma c’è chi dice NO

 “Omotransfobia e LGBTQI+: contro natura?” è il titolo dell’assemblea d’istituto, online, promossa dal liceo statale Enrico Medi di Villafranca (Verona) per gli studenti del triennio, in programma il 18 febbraio, dalle 11.00 alle 12.30.

Un tema non da poco, su cui fior di psicologi vanno ancora interrogandosi, che non è facile affrontare in modo non ideologico e che non si capisce come mai sia stato messo al centro di un’assemblea di istituto.

Parliamo, infatti, di un argomento divisivo o che, quanto meno, attiene ad una sfera, come quella valoriale, che non trova mai una larga e piena condivisione, tanto meno all’interno di un contesto classe, dove, forse, avrebbe molto più senso affrontare temi di interesse generale e largamente condivisi, su cui tutti abbiano le idee chiare e possano esprimersi liberamente.

 Infatti, sull’incontro che si svolgerà in videoconferenza, è intervenuto il deputato della Lega Vito Comencini, che ha invocato: “Fuori la propaganda ideologica dalle scuole”. Comencini avrebbe saputo dell’iniziativa da alcuni genitori, “che non condividono che un tema di questo tipo venga trattato nell’istituto senza un minimo contraddittorio. Siamo in una fase molto delicata per il nostro Paese, caratterizzata da un drammatico crollo del tasso di natalità. Perché non si parla di questo? Perché non si discute del valore della famiglia?”, si è chiesto il deputato.

All’assemblea parteciperà, peraltro, come unico relatore, Luigi Turri, ricercatore di Storia e Antropologia del Vicino Oriente antico all’Università degli Studi di Verona ma, soprattutto come indicato sulla circolare, attivista del “Milk Planet” che altro non sarebbe che il Comitato Territoriale ARCIGAY e Circolo ARCI.

Perciò, a buona ragione, Comenicini ha aggiunto: “Attraverso assemblee come questa si consente all’ideologia Gender di entrare a scuola, alla faccia del confronto democratico di cui si riempiono così tanto la bocca molti rappresentanti della sinistra. In nome del politicamente corretto e del relativismo ormai è consentito tutto e il contrario di tutto. Rispetto il diritto degli studenti di riunirsi in assemblea, ma sono convinto che le priorità siano ben altre e come me, molti genitori e professori.”

Comencini ricorda e sottolinea, infine, la vera funzione delle assemblee di istituto che “devono essere un’occasione di crescita per gli studenti, devono essere parte di un progetto e di un programma più grande che possa trasmettere ai ragazzi la conoscenza e la cultura anche della propria terra e delle proprie tradizioni. Come dimostrato più volte, l’obiettivo a lungo termine della sinistra è quello di cancellare le identità, intervenendo già in età scolastica. E noi, come moltissimi altri giovani, non ci stiamo”.

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