22/03/2022 di Luca Volontè

Il Texas non si piega e difende la legge contro l’aborto

Nei giorni scorsi la Corte Suprema del Texas ha inferto il colpo finale alla sfida sulla legge dello stato contro l'aborto.

La sentenza della Corte Suprema del Texas di venerdì ha effettivamente messo fine a quella sfida legale federale portata avanti dalla Corte Suprema di Washington e confermato la piena costituzionalità e legittimità della legge pro life del Texas. La corte ha stabilito che i funzionari statali per le licenze mediche non hanno l'autorità di far rispettare la legge, che vieta gli aborti dopo circa sei settimane di gravidanza. La legge texana, si ricorderà, ha un meccanismo unico di applicazione che autorizza i privati cittadini a citare in giudizio chiunque "aiuti o favorisca" un aborto, dopo che è stata rilevata l'attività cardiaca fetale, di solito intorno alle sei settimane di gravidanza.

La legge è progettata proprio per eludere la censura giudiziaria, un obiettivo in cui si ha avuto molto successo finora. La Corte ha concluso che la legge del Texas non autorizza i dirigenti dell'agenzia statale a far rispettare i requisiti della legge, direttamente o indirettamente, dunque ha lasciato intatta la procedura di controllo/denuncia dei singoli cittadini e, di conseguenza, l’intera applicabilità della legge pro life.

I leader delle multinazionali abortiste sono rimasti senza parole e nel protestare si sono detti “delusi” come ha fatto Amy Hagstrom Miller, presidente e amministratore delegato di Whole Woman's Health e Whole Woman's Health Alliance, preoccupata perché molti altri stati stanno seguendo l’esempio del Texas nel vietare l’aborto dopo che si sia rilevato il battito cardiaco e saranno incoraggiati ancor più dopo la sentenza di questi giorni.

Nancy Northup, presidente e amministratore delegato del Center for Reproductive Rights, ha denunciato la sentenza che, a suo dire, annullerebbe “un diritto costituzionale”. Planned Parenthood si è detta scioccata e ha minacciato ancor più impegno per contrastare le leggi pro life in discussione negli altri stati e alla Corte Suprema. I pro life, in tutto il paese, hanno ovviamente esultato e stanno spingendo altri Stati a seguire il buon esempio del Texas.

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.