18/01/2022 di Luca Volontè

Il Missouri come il Texas? Proposta una legge che difende, finalmente, la vita

Mary Elizabeth Coleman, rappresentante Repubblicana del Missouri, negli Stati Uniti, spera che il suo stato si unisca al Texas per proteggere con una propria legislazione i bambini non ancora nati ma di cui si registrano i cuori pulsanti.

In vista della nuova sessione legislativa delle prossime settimane, infatti, la Coleman ha presentato l'”Empower Wome, Promote Life Act” (House Bill 1987), che vieterebbe gli aborti nel Missouri una volta che il battito cardiaco di un bambino non ancora nato è rilevabile, quindi all’incirca intorno alle sei settimane di gravidanza. La sua proposta di legge include un meccanismo di applicazione e controllo dei privati cittadini, modellato sulla legge del Texas, che consente ad ogni persona di presentare denunce contro gli abortisti e coloro che li aiutano ad abortire.

La legge del Texas è in vigore da settembre e ha salvato sinora la vita di migliaia di bambini. "Quando ho visto che la Corte Suprema ha lasciato che entrasse in vigore in Texas – ha detto la Coleman - è stata immediata la mia reazione: 'Ok, dobbiamo farlo anche qui nel Missouri, perché ogni giorno delle vite saranno salvate'". Non sarebbe la prima legge di questo tipo in Missouri. Nel 2019, infatti, i legislatori hanno approvato una legge pro-vita simile, con l’intento di proteggere i bambini non ancora nati dall'aborto. Tuttavia, i tribunali avevano bloccato la legge bocciandola.

Ora, invece, attaccando la radice del problema, la Proposta di legge della Coleman va anche contro l'industria dell'aborto, guidata dal profitto, e vieta il finanziamento dei contribuenti a Planned Parenthood e ad altri gruppi abortisti. Il Missouri, inoltre, ha ricevuto critiche per avere uno dei più alti tassi di mortalità materna nella nazione e i sostenitori dell'aborto sostengono che l’interruzione di gravidanza è necessaria per prevenire tali morti. Ma la maggior parte delle morti materne, purtroppo, si verificano dai primi 42 giorni ad un anno dopo che le donne hanno partorito.

Per la Coleman la risposta a questa tragedia è quella di fornire assistenza sanitaria alle donne in quel primo anno critico dopo la gravidanza, non nel dire alle mamme di uccidere i propri figli. Proprio per evitare l’ennesima bocciatura dei tribunali, nella proposta legislativa della Coleman sono presenti diverse misure per salvare vite umane, come il divieto di aborti per  smembramento e il divieto di aborti sui bambini non ancora nati con sindrome di Down, ma anche l’obbligo per le strutture sanitarie (anche abortive) di fornire assistenza medica ai bambini che sopravvivono agli aborti.

L’ultimo sondaggio tra gli abitanti del Missouri (Saint Louis University / YouGov) ha rilevato che il 56% dei cittadini sostiene la legislazione sul battito cardiaco per vietare gli aborti dopo otto settimane, incluso il 57% delle donne. Ci sono buone ragioni, quindi, per credere che anche il Missouri presto diverrà un posto sicuro per bambini, mamme e papà. 

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