25/06/2013

I bambini odorano, sentono e gustano nel grembo materno

Nell’autunno del 2011, la scienziata e scrittrice Annie Murphy Paul ha tenuto una conferenza  alla Technology, Entertainment, Design Conference (TED) a Edimburgo, in Scozia, che dimostra con estrema chiarezza che un bambino non ancora nato è una persona con capacità cognitive ed emotive  fin dalle prime fasi.

Basato sul suo libro Origins, Murphy spiega che il bambino nel grembo materno, assorbe tutte le informazioni e queste influenzano la sua vita una volta nato. Ecco alcuni stralci:

Prima di tutto, imparano a riconoscere il suono delle voci delle loro madri ... E poiché il feto la accompagna in tutte le ore, senta la sua voce molto. Una volta che il bambino è nato, riconosce la sua voce e preferisce ascoltare questa più di qualunque altra... Farà sì che i suoi pianti assomiglino al suono della lingua della mamma, questo lo aiuterà ad affrontare il difficile compito di imparare, capire e parlare la lingua della madre.

Oltre al suono, i bambini non ancora nati hanno sviluppato il senso del gusto e dell’olfatto:

I feti nell’utero, non solo imparano a discriminare i suoni, ma anche i sapori e gli odori! Al settimo mese di gestazione, le papille gustative del feto sono completamente sviluppate, e i suoi recettori olfattivi, che gli permettono di odorare, sono funzionanti...vengono abituati ai sapori e alle spezie tipiche della cucina della cultura materna prima della loro nascita.

La madre ha una profonda incidenza sulla vita del suo bambino, non solo biochimica, ma molto di più:

Tutto ciò che una donna incinta incontra nel suo quotidiano – l’aria che respira, il cibo e le bevande che consuma, le sostanze chimiche a cui lei è esposta, anche le emozioni che prova – sono condivise in qualche modo con il suo feto. Il feto assorbe ciò che la madre gli offre, li rende parte della sua carne e del suo sangue. Ma fa di più. Tratta questi contributi materni come informazioni, come cartoline biologiche dal mondo esterno ... La dieta della donna incinta e il livello di stress, in particolare, forniscono indizi importanti per le condizioni prevalenti. Il successivo perfezionamento e sviluppo del cervello e degli altri organi porterà a quella grande flessibilità che rende l’uomo capace di prosperare in una grande varietà di ambienti, dalla campagna alla città, dalla tundra al deserto.

Mrs. Paul inspiegabilmente insiste nel chiamare il bambino non ancora nato “il feto,” se lui o lei non è un bambino, a chi importa cosa faccia o non faccia un feto?
Indipendentemente da ciò, bisogna dire che i suoi studi siano straordinari per quanti hanno a cuore la sacralità della vita nascente.

“Noi siamo fatti in modo stupendo”, scrive il Salmista, fatto a immagine e somiglianza di Dio. Ne dubitate? Leggete di più sui miracoli del concepimento e della nascita.

Traduzione a cura di Carmen Fiore

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

Fonte: LifeNews

Festini

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