07/11/2019

Hollywood per l’aborto, ma i pro life mietono successi

Planned Parenthood avrebbe “consigliato” a Hollywood messaggi pro aborto in oltre 150 film dal 2014 ad oggi.  

Il più grande fornitore di aborti della nazione americana sta perdendo la battaglia dell'aborto a Washington, grazie alla straordinaria determinazione pro life del Presidente Trump, ma sta aumentando la sua influenza attraverso Hollywood. Il dato emerge da una serie di ricerche della giornalista freelance Nora Caplan-Bricker, anticipate dal Washington Post Magazine. A  conferma di ciò, negli stessi giorni il direttore della seziona “arti e spettacolo” di Planned Parenthood ha dichiarato di esser felice nel trovare le grandi case produttrici di Hollywood sempre più «collaborative». Infatti lo stesso Spruch ha stimato che Planned Parenthood ha assistito Hollywood in oltre 150 film e spettacoli fin dal 2014.

Secondo la giornalista del Washington Post Caplan-Bricker, la Spruch «è la donna di Planned Parenthood a Hollywood», che spinge gli sceneggiatori a discutere dell'aborto o «lavora come sceneggiatrice» per gli addetti ai lavori interessati a incorporare trame sull'aborto, il controllo delle nascite o le infezioni a trasmissione sessuale nelle proprie pellicole in uscita.

Non per nulla, secondo Melanie Roussell Newman, vicepresidente senior per la comunicazione e la cultura di Planned Parenthood, è la cultura pop che ha la capacità di cambiare il modo in cui le persone guardano all'aborto. «Molte persone imparano a conoscere la salute sessuale e riproduttiva attraverso la cultura pop e programmi di intrattenimento», ha detto Newman, «abbiamo visto la cultura pop cambiare i punti di vista sui problemi LGBTQ, per esempio, e la cultura pop ha il potere di sfidare anche lo stigma dell'aborto».

A questa notizia sconvolgente ma ben prevedibile, ha reagito Mallory Quigley della Susan B. Anthony List, una delle più importanti organizzazioni pro life americane, che ha sottolineato che il film con più incassi al botteghino (6,4 milioni di dollari del 2019) sia invece “Unplanned”, mentre la «commedia sull'aborto immaginario» spesso non riesce ad ottenere gli stessi successi. «La presa del settore dell'aborto su Hollywood è ben nota, ma ciò che dovrebbe sorprendere è quanto la loro propaganda non sia riuscita a spostare le menti e i cuori degli americani. Il sentimento pro-vita è in aumento. La stragrande maggioranza degli americani, in particolare i giovani, non è d'accordo con l'agenda estrema dell'aborto finanziato dai contribuenti. Gli americani sono stanchi delle élite pro-aborto che cercano di imporre a tutti cosa pensare e come giudicare le cose», ha aggiunto Quigley.

 

di Luca Volontè

 

 

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