20/01/2021 di Manuela Antonacci

Gran Bretagna: picco di divorzi tra coppie lesbiche, ma danno la colpa al “patriarcato”

Ovviamente sarà sempre colpa del patriarcato (il refrain a cui ci hanno abituato da un po’) se nel Regno Unito si registra ormai un picco di divorzi tra coppie di lesbiche e in generale tra persone dello stesso sesso.

E’ quanto viene fuori dal report annuale sulle cifre relative ai divorzi in Inghilterra e Galles, pubblicato dall’Office for National Statistics e riportato da Tempi. Parliamo di un raddoppiamento dei divorzi tra coppie omosessuali, in due anni (se nel 2018 erano 428, sono diventate ben 822, nel 2019) mentre la percentuale dei divorzi tra coppie eterosessuali si attesta intorno al 18,4%). E, nel 2020, la solfa non cambia, anzi: la percentuale dei divorzi tra le coppie di lesbiche è salita al 72%.

Insomma, da quando è stato introdotto il matrimonio omosessuale in Inghilterra e in Galles, nel 2014, il numero dei divorzi è andato vertiginosamente aumentando di anno in anno e ben i tre quarti dei divorzi tra persone dello stesso sesso, nel 2019, hanno riguardato le coppie femminili.

Dati significativi e singolari, se si pensa quanto si sia lottato per affermare quello che si è sempre presentato come un diritto umano “primario”, ma poi, una volta ottenuto, i fatti abbiano dimostrato che non sia cambiato proprio nulla e che, anzi, forse, la tanto discussa questione della complementarietà tra maschile e femminile, fisiologicamente alla base di molti equilibri di coppia e tanto vilipesa da certi ambienti culturali, che ancora si ostinano a voler imporre una visione dell’individuo come neutro e privo di ogni identità, evidentemente può aver inciso su questi dati disastrosi.

E dunque crolla anche la retorica zuccherosa delle coppie omosessuali, più capaci delle coppie etero di dare amore ad un bambino, perché “più desiderato” che poi sia anche “comprato”, è un dettaglio, una bazzecola.

Ma più di ogni altra cosa, è interessante il commento di questi dati che ci fornisce Natalie Drew, nota attivista Lgbt, inglese e fondatrice, a Birmingham, della prima clinica per la fertilità esclusivamente per gay del Regno Unito, il Gay family web fertility centre. Secondo Drew, l’aumento vertiginoso dei divorzi tra lesbiche è da ricercare, udite udite…proprio nella legalizzazione del matrimonio gay. «Ha fatto più danni che benefici. Non ha fatto alcun favore alle lesbiche».

E non lo diciamo noi, brutti cattivoni profamily, ma proprio un’attivista arcobaleno! E quale sarebbe la causa del problema? E’ presto detto e Drew non ha dubbi: l’istituzione del matrimonio in se stessa, in quanto, a suo dire, “sessista e patriarcale”, perché prevedrebbe la separazione dei due ruoli e questo è impossibile, sottolinea Drew, all’interno di una coppia omosessuale. La presenza di un figlio, poi, peggiorerebbe nettamente la situazione, perché le due donne della coppia si sentirebbero «costrette» dall’istituzione matrimoniale, in se stessa, a fargli sia da padre che da madre.

Quindi…matrimonio sì ma ciò che il matrimonio comporta no? Una contraddizione in termini che ci mostra, anzi ci svela, tutto il vuoto e l’inconsistenza della retorica del love is love.

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