25/07/2023 di Francesca Romana Poleggi

Gli ambientalisti del FMI censurano un premio Nobel

Dopo la dichiarazione di Kamala Harris di pochi giorni fa che spiega chiaramente come l'emergenza climatica sia connessa con l'ideologia neomalthusiana desiderosa di ridurre la popolazione (eliminando innanzitutto i poveri, i neri, e i disabili e promuovendo controllo delle nascite e aborto a gogò), non possiamo stupirci della notizia appresa oggi sul quotidiano La Verità (a p. 6) della censura operata dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) nei confronti del professor John F. Clauser, premio Nobel per la Fisica in carica (insignito nel 2022), che doveva presentare un seminario sui modelli climatici. La decisione gli è stata comunicata via e mail la scorsa settimana.

Perché il suo seminario è stato cancellato ("rimandato a data da destinarsi")? Perché Clauser è stato bollato come "negazionista".

Egli infatti ha criticato le conclusioni di Parisi (precedente premio Nobel) e degli altri scienziati "catastrofisti" sul riscaldamento globale di origine antropica.

Caluser ha osato dire che «La fuorviante scienza del clima si è trasformata in una massicia pseudoscienza giornalistica choc».  Egli sostiene che è necessario far fronte alla crisi energetica in modo efficiente per garantire alla popolazione mondiale un tenore di vita dignitoso. E per far ciò la CO2 non c'entra niente, anzi, le emissioni di biossido di carbonio hanno un effetto benefico per la vita sulla Terra.

Sempre a p.6 de La Verità di oggi, poi, il prof. Franco Battaglia, uno degli scienziati della Clintel che è intervenuto al convegno sul clima che abbiamo organizzato a Milano nel marzo scorso (qui la registrazione di tutti gli interventi),  fa un excursus di mille altre circostanze in cui autorevoli professori universitari, tra cui un altro premio Nobel per la Fisica, Ivar Giaever,  hanno subito censura e diffamazione, in pieno stile "cancel culture".

Insomma, la questione del clima è diventata un totem intangibile che serve a far fare un sacco di soldi a pochi, già ricchissimi, che forniscono nelle sue varie forme l'energia green, e serve a impaurire e impoverire la gente che accetterà così i "sacrifici umani"  necessari - secondo i potenti di Davos - a "salvare il pianeta" a cominciare dalle pratiche disumane di controllo delle nascite e di riduzione della popolazione, colpevole di aumentare il livello di CO2 nell'atmosfera ad ogni respiro.

Se non svegliamo le coscienze, se non impariamo a usare la nostra testa, se non esercitiamo le nostre capacità critiche per cercare la verità e conoscere la realtà, saremo sempre più fragili e succubi del totalitarismo che oggi di fatto vige negli Stati sedicenti democratici.

 

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