10/09/2019

Giornata Mondiale Prevenzione Suicidio. Flash mob a Montecitorio, Pro Vita & Famiglia: «Una sfida globale: non si può aiutare ad uccidersi»

COMUNICATO STAMPA

Giornata Mondiale della Prevenzione del Suicidio

Flash mob a Montecitorio, Pro Vita & Famiglia: «Una sfida globale: non si può aiutare al suicidio»

10 settembre 2019

Per la Giornata Mondiale della Prevenzione del suicidio, alle 10,30 del mattino del 10 settembre, sono apparsi striscioni dell'Associazione Pro Vita & Famiglia Onlus davanti a Montecitorio, con tanto di flash mob e cori. 

La stessa associazione ha già lanciato per tutto il mese di settembre la campagna nazionale choc #NOEUTANASIA con maxi manifesti nelle principali città italiane.

«Sono i dati a farci scendere in campo» hanno dichiarato gli organizzatori del flash mob e vertici della Onlus Antonio Brandi e Jacopo Coghe, già organizzatori del Congresso Mondiale delle Famiglie. «Basti pensare che l'Australian Institute for Suicide Research and Prevention (AISRAP), che è un centro di ricerca nazionale e internazionale sul tema, ha indicato il suicidio come una delle 20 principali cause di morte a livello globale per le persone di tutte le età, responsabile ogni anno di quasi 800.000 morti, il che equivale a un suicidio ogni 40 secondi. Eppure sono di più i tentativi non portati a termine (25 milioni circa), come riportano le statistiche IASP. Tradotto: solo il 3% delle persone va fino in fondo. Ciò significa che questa deriva si può combattere. Serve piuttosto solidarietà umana, per contrastare la disperazione, la depressione e curare il dolore».

«Vogliamo prevenire e non facilitare il suicidio. Si tratta», hanno proseguito «di una sfida che riguarda la comunità globale: se non affermiamo e proponiamo sempre di più la cultura della Vita e della prevenzione del suicidio, presto avremo la morte presentata come soluzione a una vita fragile e malata o magari solo infelice. Basta studiare i dati impressionanti di quanto sta avvenendo in Italia dove il suicidio è la seconda causa di morte tra gli adolescenti, ossia tra coloro che dovrebbero pensare al futuro e alla propria realizzazione. Invece sono così tanti a volerla fare finita. Tutto questo non è naturale, non va normalizzato. Noi gridiamo: mai col nostro aiuto!».

«La cura», hanno concluso Brandi e Coghe, «deve essere l’unico obiettivo di uno Stato che abbia a cuore davvero il benessere dei propri cittadini in condizioni di debolezza e quindi la strada delle risposte concrete è quella dell’investimento in cure palliative e in strutture di assistenza.  Lo Stato deve investire nell’assistenza e nella cura della depressione anche per creare una società meno materialista, consumista e edonista che emargina chi non è perfetto, ricco, bello e atletico. La persona non deve sentirsi mai sola».

Pro Vita & Famiglia parteciperà inoltre alla Conferenza Internazionale proprio sul tema dell’eutanasia e del suicidio assistito che si terrà il 20 settembre e che “intende contrastare il fenomeno della mistificazione della dolce morte facendo rete” spiegano presidente e vice presidente.

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Uff. Stampa Pro Vita & Famiglia

e Congresso Mondiale delle Famiglie

Flash Mob a Montecitorio contro l'eutanasia

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