Il pericolo della diffusione – in atto per altro – dell’ideologia gender, a scuola e non solo (basta vedere la TV) è un pericolo grave ed attuale. Il gender nelle scuole, e l'ampiezza del suo fenomeno, è ben evidente.
Nella manovra finanziaria e nel bilancio appena approvato un sacco di soldi (almeno fino a 5 milioni di euro all’anno, fino al 2019) sono stanziati per le “pari opportunità” e contro la “violenza sessuale e di genere”: espressioni apparentemente innocue, intenti condivisibili sulla carta, ma che di fatto consentono per esempio di foraggiare, con i soldi nostri, lotta alla fantomatica omofobia che vuol dire – appunto – propaganda gender a scuola.
Bisogna però stare molto attenti a non diffondere messaggi come quello che potete vedere qui sotto.
Non solo creare allarmismi fuori luogo è inutile, ma è anche controproducente per la buona causa di chi vuole davvero contrastare la propaganda ideologica del gender o di altri aspetti della cultura della morte e del relativismo che ci avvelena.
Quando attraverso i social o whatsapp ricevete messaggi del genere, chiedete a chi ve li ha inviati la fonte, prima di rilanciarli. E – nel caso in questione – diffondete il link a questo articolo che state leggendo in modo che risalga il percorso inverso a quello che ha fatto il messaggio sbagliato di “allarme gender”.
Spieghiamo in sintesi dov’è l’errore, probabilmente di buona fede, di chi ha dato origine a una catena come questa. Se avrete la pazienza di aprire tutti i link potrete approfondire nel dettaglio la questione.
- Le “lezioni di gender” già si fanno da anni (come potete vedere nel nostro dossier). E la propaganda si attua anche con interventi surrettizi come questo in Sardegna, ma che trovano anche la resistenza di brave persone come queste in Trentino. Insomma è in atto una vera e propria battaglia tra la verità e la menzogna... La legge 107 (cd. “buona scuola” di Renzi) col famoso comma 16 istituzionalizza la necessità di una generica educazione “alla parità di genere”, che è la porta d’ingresso per il gender, l’omosessualismo e la dis-educazione sessuale precoce nelle scuole. Il MIUR ha promesso linee guida attuative della 107. Ma ancora non le ha emanate. Probabilmente si sentono ... “osservati”...
- Ci sono alla Camera 8 proposte di legge per introdurre obbligatoriamente “lezioni di gender” (usiamo questa espressione che è semplice e sintetica, anche se è impropria...) in tutte le scuole di ogni ordine e grado, senza contare l’azione delle associazioni “umanitarie” internazionali (per es. l’UNESCO). Ma per ora quelle proposte sono ancora in discussione nelle Commissioni: non è stato approvato proprio niente.
Quindi, cari Lettori, manteniamo alta la guardia per difendere i nostri bambini e il futuro di questa società. Ma restiamo anche con i piedi per terra: non diamo seguito, anzi smentiamo per quanto ci è possibile, le notizie che creano “allarmi gender” fuori luogo.
Conosciamo tutti la favola del pastorello che gridava “Al lupo, al lupo!”...
Redazione
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contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini