«Informare bene e correttamente, per andare lottare contro tutte le dipendenze e andare contro la cultura delirante che vuole addirittura pubblicizzare la cannabis in tutte le sue forme».
Sono le parole di Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia e vicepresidente del Senato, intervistato a margine della conferenza stampa di presentazione del portale “Scelgo la Vita”, tenutasi ieri nella Sala Caduta di Nassiriya in Senato. Il Portale - nato su iniziativa della Fondazione Italia Protagonista, da sempre sensibile a temi sociali e vicina a realtà che si occupano di prevenzione e recupero dalle dipendenze - si propone di essere uno strumento di informazione attraverso il diretto coinvolgimento di associazioni, fondazioni, strutture sanitarie e comunità terapeutiche. Gasparri, nel corso del suo intervento, ha inoltre citato e dato il benvenuto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri, che da sempre ripete e ribadisce come legalizzare le sostanze leggere non risolve e non risolverà mai né la lotta alla dipendenze né quella alla criminalità organizzata.
Gasparri, nel corso del suo intervento, ha inoltre citato e dato il benvenuto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri, che da sempre ripete e ribadisce come legalizzare le sostanze leggere non risolve e non risolverà mai né la lotta alla dipendenze né quella alla criminalità organizzata.
Senatore, perché questo portale?
«Lo scopo è creare una piazza virtuale della divulgazione di notizie e corretta informazione sulle droghe, sulle dipendenze, su come prevenirle, affrontarle e venirne fuori, ma anche sulle realtà e le comunità che aiutano chi cade in questo dramma. Insomma, una piazza virtuale che vada contro le piazze di spaccio».
Perché proprio di informazione?
«Perché è fondamentale porre l’attenzione sulla corretta informazione e contrastare invece la disinformazione o, peggio, chi vuole pubblicizzare alcune sostanze. Faccio un esempio, nei giorni scorsi ho protestato vibratamene nel quartiere Tor Bella Monaca di Roma perché c’era addirittura chi pubblicizzava la cannabis con l’aiuto di un nuoto cuoco. Vi sembra una cosa normale? Lo scopo è mettere in rete notizie e informazioni per andare contro questa cultura delirante».
Cosa è e cosa propone questo nuovo portale?
«Appunto propone informazione, contenuti, dialogo, Rete. Non si tratta di una “comunità”, anche se ovviamente si mette a disposizione anche di chiede aiuto, girando le eventuali richieste agli organi e alle comunità competenti. Sarà quindi un posto di condivisione e consultazione, aperto ad allargarsi per quante realtà, organismi, comunità vorranno entrarvi per fare Rete. Bisogna, insomma, fare cose positive, proporre best practice, perché altrimenti non serve solo discutere, parlare se poi rimangono frasi fine a se stesse, per quanto corrette e propedeutiche per ribadire la propria contrarietà a qualsiasi tipo di dipendenza».
Cosa può fare la politica?
«Può e deve fare molto e credo che un ruolo importante è ricoperto dalla Regioni. Sono le Regioni che spesso hanno competenza in molte materie poi attinenti a questo ambito. Purtroppo negli ultimi anni, e non se ne può fare sempre una colpa, le stesse Regioni sono state oberate di lavoro tra emergenze varie - pensiamo a quella sanitaria, gestione dei vaccini, ecc. - ma sicuramente possono dare una grande mano. E poi bisogna riprendere in mano e sviluppare meglio le campagne informative e di sensibilizzazione sul tema delle dipendenze e della lotta alle droghe. Quindi sosterrò con convinzione questa iniziativa».