In occasione della Manifestazione Nazionale per la Vita in corso oggi a Roma, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha inviato un messaggio istituzionale indirizzato a Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, tra le principali associazioni organizzatrici dell’evento, esprimendo il suo «cordiale saluto» e riconoscendo nell’evento «un’opportunità per riflettere sul valore della vita e sulla necessità di assicurarne la tutela in ogni sua fase».
Fontana ha sottolineato che la protezione dell’essere umano è «il primo dei diritti inviolabili» garantiti dalla Repubblica, come stabilito nell’articolo 2 della Costituzione, e che la vita è «presupposto indispensabile per l’esercizio di tutti gli altri diritti». Nel messaggio, il Presidente ha evidenziato la gravità della crisi demografica che colpisce in modo particolare l’Italia: «Il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione rendono sempre più insostenibile il sistema pensionistico e sanitario». Ha quindi invitato le Istituzioni ad agire con decisione per «favorire le condizioni politiche e culturali in grado di arrestare il declino demografico».
«Pro Vita & Famiglia - dichiara dichiara il portavoce Coghe - accoglie con gratitudine e condivisione le parole del Presidente Fontana, che incoraggiano l’associazionismo pro vita a intensificare gli sforzi per una società veramente accogliente e inclusiva, che reputi impensabili forme di soppressione diretta della vita umana come l’aborto e l’eutanasia. In tal senso - conclude Coghe - anche l’elezione di Papa Leone XIV, che partecipò da Vescovo alla Marcia per la Vita in Perù, ci dà grande speranza».
Dal palco della Manifestazione, che ha visto sfilare per le vie di Roma diverse migliaia di persone da tutta Italia, si sono succeduti gli interventi di Maurizio Marrone (FdI), Assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia della Regione Piemonte e promotore del “Fondo Vita Nascente” per il sostegno alla natalità e alla maternità; l’attivista Pro Life Livia Tossici-Bolt, condannata lo scorso aprile nel Regno Unito a due anni di carcere con sospensione condizionale della pena e 20.000 sterline di multa per aver sostato in silenzio nei pressi di una clinica abortiva mostrando un cartello con scritto “Sono qui per parlare, se vuoi”; Emanuel Cosmin Stoica, attivista paraplegico per i diritti dei disabili, che ha denunciato la deriva eugenetica che elimina vite ritenute ‘imperfette’ tramite aborto, screening prenatali, selezione preimpianto nella fecondazione artificiale ed eutanasia.