La Marie Stopes International, che è uno dei maggiori fornitori di aborto del mondo (come la Planned Parenthood) sta cambiando nome.
Come la fondatrice di Planned Parenthood, Margaret Sanger, infatti, la Stopes, che aprì la prima clinica a Londra nel 1921, era una razzista, fiera oppositrice dei matrimoni interrazziali, eugenista convinta e promotrice della sterilizzazione forzata delle persone considerate "inferiori". Fu anche anche un'ardente fan di Adolf Hitler. Nel 1942 scriveva: «Cattolici e prussiani, ebrei e russi, sono tutti una maledizione, o qualcosa di peggio".
Ora si chiamerà MSI Reproductive Choices. Anche alla Planned Parenthood si sta muovendo qualcosa per prendere le distanze dalla Sanger. Ai tempi di Black lives matter i razzisti è bene tenerli alla larga.
Formalmente.
Infatti, secondo i dati del suo sito web, la MSI ha tolto la vita a 2.628.900 bambini africani nel solo 2019, molto più della somma di tutti gli aborti che ha eseguito nell'Europa prevalentemente bianca, nel Nord e Sud America e Australia messi insieme.
Sostanzialmente, il massacro dei piccoli neri nel grambo materno continua indisturbato.