«Bene hanno fatto i giudici della Corte d’Appello di Milano a dichiarare illegittime le trascrizioni degli atti di nascita, fatti dal Comune, dei figli di tre coppie di donne che erano ricorse alla fecondazione assistita all’estero. Con questa pronuncia si consolida la giurisprudenza contro l’iscrizione della “doppia maternità” o “doppia paternità” nell’atto di nascita. L'unico vero diritto negato a quei bambini è il diritto fondamentale al padre, che gli è stato rubato a tavolino». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
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