22/10/2019

Eutanasia, vendono un prodotto mediatico. Occhio a questi tranelli

Partiamo da un dato che è una vera e propria fotografia: Canada, Belgio e Olanda hanno legalizzato l’eutanasia attiva. In Finlandia e in Germania c’è l’eutanasia passiva (ossia lasciar morire). In Norvegia è stata depenalizzata. E poi la maggioranza dei Paesi non approva la pratica. 

Perché? Perchè hanno visto cosa succede nei paesi dove la pratica eutanasica è stata legalizzata:

a. C’è il rischio di aumento esponenziale di morti per eutanasia, in Belgio s sono moltiplicate dall’anno dell’introduzione della legge. In Olanda da 1800 a 6800 circa in 14 anni.

b. Il pericolo di piano inclinato. Si comincia parlando degli unici casi di malati terminali che ne danno il consenso, poi si finisce a uccidere alcolizzati (come Marcel Langedjik in Olanda), malati mentali, persone con disturbo della personalità, depressi, chi è stufo di vivere e perfino minori.

c. Non sono tanto i dolori insopportabili a indurre a chiedere la morte. Spesso si chiede l’eutanasia perché si è soli e abbandonati. Sentirsi un peso per la propria famiglia e non poter agire autonomamente è motivo di grande depressione, lo afferma anche l’oncologo e bioeticista americano Ezekiel, liberale e vicino all’amministrazione Obama. Ezekiel ha infatti affermato che l’eutanasia non è la soluzione per depressione e disperazione.

Detto questo vorrei sottolineare un aspetto poco valutato. Il Centro Nazionale per le disabilità esaminando attentamente l'esperienza in Oregon, dove la pratica del suicidio assistito è legale da 20 anni, ha scoperto che l'elenco delle condizioni ammissibili al suicidio assistito si è ampliato considerevolmente nel tempo, comprendendo molte disabilità che, se adeguatamente trattate, non provocherebbero la morte (si parla di artrite, diabete e insufficienza renale). Come è possibile che si sta arrivando al punto che gli assicuratori neghino ai pazienti trattamenti medici costosi e di supporto alla vita, ma si offrano di sovvenzionare farmaci letali per loro, portando potenzialmente i pazienti ad accelerare la propria morte?

Fa paura poi che la Commissione federale belga per il controllo e la valutazione dell'eutanasia nel suo rapporto più recente sulle statistiche sull'eutanasia belga abbia dichiarato che tra il 1 ° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017, tre adolescenti-bambini siano stati eutanasizzati per iniezione letale. Uno di 9 anni con un tumore al cervello, uno di 11 anni con fibrosi cistica e uno di 17 anni per distrofia muscolare di Duchenne. La legge belga sull'eutanasia, modificata nel 2014, consente ai adolescenti di qualsiasi età di optare per un'iniezione letale purché siano soddisfatti determinati criteri? E quali sarebbero questi criteri sanitari? Regole che sembrano rigide ma implicitamente consentono a due medici e genitori di guidare il processo. Il bambino dovrebbe agire di sua spontanea volontà e questo è possibile a 9 anni? A voi la risposta.

 

di Jacopo Coghe

 

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