25/11/2014

Ennesima bufala omofobia: ora giustizia per la professoressa di Moncalieri

E’ stata finalmente sbugiardata l’ennesima bufala omofobia : la professoressa di religione, bersaglio di accuse incrociate da settimane sui giornali ed in televisione, viene scagionata dalla falsa accusa da parte dell’Ufficio scolastico, così come riportato anche da La Repubblica.

Emerge, infatti, che la vicenda, denunciata da un alunno della docente, noto militante dell’Arcigay, è stata montata ad arte e che la professoressa non ha tenuto alcun comportamento omofobo.

I Giuristi per la Vita, tramite il Presidente Gianfranco Amato, diramano un comunicato stampa in cui annunciano di procedere per vie legali per far avere un giusto risarcimento dei danni subiti alla loro cliente.

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La professoressa Adele Caramico, insegnante di religione cattolica dell’I.T.I.S. di Moncalieri, a chiusura delle indagini interne svolte dal dirigente dello stesso istituto scolastico, è stata pienamente scagionata dalla falsa accusa di aver proferito espressioni omofobe.

Resta l’amara costatazione che per ben venti giorni l’insegnante è stata sottoposta ad un vergognoso linciaggio mediatico, che l’ha vista persino additata per strada, quelle rare volte in cui ha avuto l’ardire di uscire di casa. Del suo caso se ne è parlato persino alla nota trasmissione televisiva “La Vita in diretta” di RAI1.

In questi venti giorni la Prof. Caramico si è trovata al centro non solo di una bufera mediatica ma anche politica. Infatti, sulle sue asserite e false affermazioni omofobe:

(a) è stata presentata un’interrogazione urgente al Ministro Giannini da parte degli onorevoli Lavagno, Zan, Pillozzi, Piazzoni e Marzano, per chiedere «se il Ministro fosse a conoscenza delle problematiche sopra esposte e come intendesse procedere per contrastare casi analoghi di omofobia dei docenti negli istituti statali»;

(b) è stata presentata da parte del senatore del Pd Andrea Marcucci, Presidente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama, un’interpellanza urgente in cui si definiva la vicenda della Prof. Caramico «intollerabile»;

(c) l’Assessore Regionale alle pari opportunità Monica Cerutti ha comunicato l’apertura di una procedura di controllo presso il Centro regionale contro le discriminazioni a carico della stessa insegnante di religione del Pininfarina;

(d) il consigliere comunale radicale di Torino, Silvio Viale, ha chiesto di sottoporre l’insegnante incriminata ad uno specifico «corso di aggiornamento»;

(e) il vicesindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, a proposito della vicenda, dopo aver precisato che «non c’è spazio né per gli omofobi né per l’omofobia», ha dichiarato di «volersi muovere sin da subito per mandare un messaggio forte e adottare efficaci provvedimenti».

Non è un caso che le false accuse mosse alla Prof. Adele Caramico siano state lanciate da un giovane noto attivista dell’Arcigay, circostanza che dimostra ancora una volta la pericolosità di questa ossessiva caccia alle streghe orchestrata dalle associazioni LGBT, con la complicità cinica e disinvolta di esponenti delle istituzioni.

La Prof. Adele Caramico, assistita legalmente dai Giuristi per la Vita, ricorrerà ora a tutti i mezzi consentiti dalla legge per ottenere il giusto ristoro dei propri diritti così violentemente
calpestati. Nel frattempo, più d’uno dovrà chiedere scusa.

IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato 

 

 

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