26/04/2016

Educazione sessuale in biblioteca: interpellanza al Sindaco

Qualcuno forse ricorderà la vicenda sui libretti di ‘dis – educazione sessuale’ con risvolti pornografico-feticisti (basta guardare bene le immagini qui sopra, soprattutto l’ultima a destra) presenti nella Biblioteca di Casina, in provincia di Reggio-Emilia, di cui abbiamo parlato qui.

Il 19 marzo prese posizione critica anche l’Osservatorio per l’Educazione – promosso dall’ Associazione Genitori e dal Forum delle Associazioni familiari della città – sul settimanale diocesano La Libertà, con un commento critico ma costruttivo, e una nota del Vescovo Massimo Camisasca.

Giovedì 19 aprile scorso a Casina si è tenuto un Consiglio Comunale, nel quale i consiglieri di minoranza hanno presentato un’ interpellanza rivolta al Sindaco, composta da tre semplici domande:
– Per quale motivo non è stato informato (e soprattutto coinvolto) il Consiglio Comunale nella prima seduta utile del 23 febbraio 2016 sulla polemica in atto in un campo così importante quale quello dell’educazione, visti anche i numerosi interventi sulla stampa e sui mass media;
– Qual è la posizione dell’Amministrazione Comunale sul tema;
– Quali risposte si intendono dare alle sollecitazioni avute da autorevoli interventi.

Il Primo Cittadino di Casina ha risposto testualmente:

Sul libro non voglio entrare, non è compito del Sindaco entrare nel merito di un libro, tanto meno del Consiglio Comunale. [...] I libri fanno parte del patrimonio librario da tanto, li hanno scelti autorevoli commissioni e ho deciso volutamente di evitare lo scontro [...] non ho competenze, non ho titoli, non ho voglia di censurare libri“.

Per la cronaca, il Manifesto IFLA/UNESCO dice: “La biblioteca pubblica rientra nelle responsabilità delle autorità locali e nazionali” – come ricordato da un consigliere presente martedì sera -, ma pare che al Sindaco questo non sia chiaro.

E comunque il tema può tranquillamente essere ‘da Consiglio Comunale’, anche solo perché alcuni Consiglieri hanno fatto interpellanza e di tutto quello che succede nel Comune il Sindaco può dare informazione ai Consiglieri, perlomeno nelle sue comunicazioni iniziali.

Mi viene in mente il Sindaco di Venezia” – prosegue il primo cittadino, che fra le altre cose ha tenuto per sé le deleghe sia della Scuola che della Cultura, rivestendo di fatto il ruolo di Assessore – “il quale ha fatto ritirare moltissimi libri perché secondo lui insegnavano la teoria del gender, che non ho poi neanche mai capito che diavolo sia”.

Decide la legge cosa pubblicare o non pubblicare, cosa fare o non fare [...]. Nella nostra biblioteca abbiamo probabilmente anche molti libri ad alto contenuto erotico, non lo so se ci sono... Forse abbiamo anche il Meinf Kampf: i libri sono libri.”

In questo caso però si sta parlando di libri per adulti, e quelli erotici non vengono certamente messi in bella vista. I libri perniciosi di cui si parla, invece, si trovavano su un apposito spazio allestito ad altezza bimbo e sono facilmente consultabili anche da un bambino che si allontana per un attimo dalla madre.

Si è anche detto che i libri sono presenti in tante altre biblioteche, ma per verifica personale si può dire che non si sono mai visti esposti così in primo piano, quanto piuttosto in appositi scaffali, alcuni dei quali raggruppati come categoria di “Educazione sessuale”. A Casina invece questi due libri erano in mezzo ad altri libri di vario tipo, come se fossero libri di contenuto generale.

Su questo tema, siccome credo non sia un tema da Consiglio Comunale, non do la parola a nessuno. Mi attengo in modo ferreo al regolamento. Ero solito a dare parola anche se le interpellanze non necessitano di questa possibilità, ma questa volta no”.

Alla richiesta del portavoce dei consiglieri di minoranza su “quali risposte si intendono dare a sollecitazioni avute da autorevoli interventi”, il primo cittadino risponde:

Io non rispondo a nessun autorevole intervento [...]. Noi non diamo nessuna risposta a nessuno”.

Insomma, l’indole conforme ai principi democratici e al dialogo proficuo dimostrata dalle autorità locali del Comune di Casina sono inequivocabili.

E’ stato anche detto che questo genere di polemiche sono personali, non si deve fare censura perché sarebbe come chiedere di modificare l’alimentazione, così come succede nel dibattito con i vegani (notare il paragone fra i due temi).
Questa è la sensibilità, l’interesse, la responsabilità e la serietà con cui si affrontano temi come l’educazione al corretto e adeguato processo di crescita dei bambini.
Ognuno tragga le sue conclusioni.

Cristiano Lugli


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