Papa Francesco, tornato alla Casa del Padre lo scorso lunedì 21 aprile, lascia alla Chiesa e al mondo una grande eredità di fede, di carità e di coraggiosa difesa dei più deboli. Tra questi non possiamo dimenticare i bambini e la famiglia. Dalla sua elezione nel 2013, infatti, il Pontefice ha testimoniato più volte la sua attenzione per la difesa della vita nascente e la bellezza della famiglia naturale, opponendosi con fermezza a ogni attacco contro la dignità umana, in particolare ad opera del gender. Nel corso del suo Magistero, infatti, ha ribadito con parole chiare e incisive l’impegno della Chiesa in difesa dei bambini non ancora nati e della verità sull'uomo e sulla donna, immagine di Dio.
Le parole sull’aborto
Sin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha ricordato che «tra i deboli di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti» (Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, 24 novembre 2013). Con parole ancora più forti, durante una conferenza stampa sul volo di ritorno dal Messico il 17 febbraio 2016, affermò che «l’aborto non è un male minore. È un crimine. È fare fuori uno per salvare un altro. È quello che fa la mafia. È un crimine, è un male assoluto». Non si è mai stancato di denunciare l’orrore dell'aborto, ribadendo nella Lettera Apostolica Misericordia et Misera del 20 novembre 2016: «Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente». Anche pochi mesi prima della sua morte, durante il volo di ritorno dal Lussemburgo e dal Belgio il 29 settembre 2024, Papa Francesco parlò senza mezzi termini: «un aborto è un omicidio. Si uccide un essere umano e i medici che si prestano a questo sono, permettetemi la parola, sicari».
Le condanne all’ideologia gender
Con altrettanta chiarezza, Papa Francesco ha messo in guardia dai pericoli della teoria del gender. Già il 21 marzo 2015, durante un incontro con i giovani sul lungomare Caracciolo di Napoli, affermò: «la teoria del gender è uno sbaglio della mente umana che crea tanta confusione”. A Tbilisi, in Georgia, il 1° ottobre 2016, parlando a sacerdoti e religiosi, denunciò: «oggi c’è un grande nemico del matrimonio: la teoria del gender. È una guerra mondiale per distruggere il matrimonio». Un paio di anni più tardi, davanti al Forum delle Associazioni Familiari in Vaticano, il 16 giugno 2018, ribadì la verità naturale del matrimonio affermando che «la famiglia, immagine di Dio, uomo e donna, è una sola». Più recentemente, il 1° marzo 2024, poco più di un anno prima di morire, rivolgendosi ai partecipanti del Convegno sull'Antropologia delle Vocazioni, sempre in Vaticano, Papa Francesco rilanciò un altro monito: «oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità».