29/11/2021 di Luca Volontè

Ecco come l'Olanda finanzia le donne polacche per abortire

Il governo olandese pagherà le spese dell’omicidio dei bambini alle donne provenienti dalla Polonia. Una vergognosa forma di colonialismo maltusiano, sulla quale non c’è una sola istituzione europea che dica una parola.

La decisione del Governo pro tempore olandese - dopo le elezioni dello scorso 17 marzo infatti non c’è ancora una nuovo governo - ha preso spunto dalle sentenza della Corte costituzionale polacca dello scorso anno che vietava ogni aborto eugenetico nel paese. Era scontato che l’Olanda, paese in cui l’eutanasia è praticata quasi a tutti i cittadini, inclusi bambini e malati non terminali, si muovesse in soccorso di coloro che chiedono il ripristino dell’aborto eugenetico nel loro paese.

La decisione del Governo olandese è stata presa il 24 novembre scorso, dopo il voto favorevole del parlamento ad una risoluzione che dava mandato all’esecutivo di usare i fondi statali per aiutare le donne polacche ad abortire, con 111 voti favorevoli sui 150 membri della Camera. Stessa decisione olandese era stata presa dal Belgio lo scorso settembre, quando il governo aveva accettato di destinare fondi alle donne in Polonia per ottenere interruzioni di gravidanza all'estero.

In precedenza queste decisioni e questi fondi erano stati usati solo per le donne dei "paesi del terzo mondo", non per quelle europee. Tuttavia secondo i promotori della risoluzione olandese, “i recenti eventi in Polonia hanno fatto sì che prendessimo la decisione di destinare parte dei fondi per aiutare le donne polacche che vogliono abortire nei Paesi Bassi”. I dettagli dell’iniziativa olandese - come la quantità di denaro che sarà fornita e se sovvenzionerà completamente o solo parzialmente le interruzioni di gravidanza - saranno discussi e resi pubblici nelle prossime due o tre settimane.

L'aborto nei Paesi Bassi è permesso su richiesta e senza alcuna condizione fino alla 22esima settimana di gravidanza (o fino a 24 settimane per motivi medici). Mentre le procedure sono gratuite per i residenti, le persone provenienti da altri paesi devono pagare costi che vanno dai 480 ai 930 euro. In una nota stampa ufficiale dell’Ambasciata olandese a Varsavia, inviata al portale di notizie ‘Notes from Poland’,  i diplomatici hanno confermato la posizione del Governo, scrivendo che “i diritti delle donne, l'uguaglianza di genere e i diritti riproduttivi e la salute sono priorità olandesi da lunga data. Anche nella politica estera”.

Le lobby abortiste polacche saranno dunque felici! Soldi freschi per opporsi al governo cristiano e conservatore polacco e, soprattutto, finanziamenti esteri per sostenere i viaggi della morte per i bambini polacchi.

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