04/08/2021 di Manuela Antonacci

Don Patriciello contro Fedez che incita all’aborto

La querelle era nata da un tweet di don Mirco Bianchi, che aveva esortato gli influencer a supportare la   battaglia contro l’aborto «Appello agli influencers: aiutiamo ad aiutare a far nascere e a non fare aborti», a cui aveva risposto l’ormai tuttologo Fedez: «Appello a tutti i preti: non rompete le p. alle donne che scelgono di abortire. Grazie».

Non si è fatta attendere la risposta di don Maurizio Patriciello che, con un editoriale del 29 luglio, sul quotidiano Avvenire, ha smontato pezzo pezzo, l’invettiva di Fedez contro i sacerdoti: “«Ognuno vive secondo i ‘suoi’ valori – ha fatto notare il sacerdote – e si spende per quello in cui crede. L’aborto è, e sempre rimarrà, un pugno nello stomaco per tutti, credenti e non credenti.

Per il semplice motivo che dentro ogni storia d’aborto oltre alla donna e al suo diritto c’è un altro essere umano, piccino piccino, che, come tutti noi, reclamerebbe il diritto di nascere se solo gli dessimo modo e tempo. Non lo credo non perché me lo impone il mio essere prete, ma perché in questo momento davanti ai miei occhi stanno passando i nomi, i sorrisi, i volti di tantissimi bambini nati anche grazie all’impegno mio e della mia comunità». Inoltre don Maurizio ha sottolineato come, tante donne che ha dissuaso ad abortire, ancora oggi, non smettono di ringraziare questo prete che “non si fece i fatti suoi”.

Soprattutto perché, come fa notare don Maurizio, non tutte le donne che decidono di abortire, lo fanno per lo stesso motivo e, soprattutto, non tutte lo fanno per questioni ideologiche, ma spesso spinte dalla semplice disperazione. Per questo ha poi invitato Fedez ad abbassare i toni su una questione così delicata e a vedere l’aborto solo come ultima spiaggia, per le donne con le quali ogni tentativo fosse risultato vano «malvolentieri, le si concede di abortire in ambiente sicuro, ospedaliero. In questi anni abbiamo visto che non è stato così. Che la legge 194, nella sua prima parte, non sempre è stata osservata. Tutti possiamo fingere di non vedere i poveri e i deboli, e tirare avanti per la nostra strada. È tanto comodo. Ma c’è chi non ci sta e si ferma a dare loro aiuto».

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.