02/07/2021 di Luca Volontè

DAL MONDO – La Spagna vicina alla legge trans. I dettagli

Il Governo spagnolo potrebbe aver trovato l’intesa, tra socialisti, populisti e sinistra estrema, per presentare un testo di legge a favore delle persone ‘transessuali’ nei prossimi giorni. Il quotidiano ‘LA RAZÓN’ ne ha pubblicato una anteprima lo scorso 27 giugno.

Il punto centrale del testo prevede che qualsiasi persona può "rettificare" il proprio  sesso "assistito" dai suoi genitori a partire dai 14 anni o da un "difensore giudiziario" in caso di disaccordo tra i due genitori. In ogni caso, è possibile autodichiarare un sesso diverso dal proprio sesso biologico anche per i minori tra i 12 e i 14 anni. La procedura si basa ancora su un presunto diritto all'autodeterminazione del genere, che è implicito, e si elimina qualsiasi requisito basato su eventuali rapporti psicologici o medici e si limita il più possibile l'opinione dei genitori o dei tutori legali.

La legge sancisce che "il cambio anagrafico di sesso è garantito senza il prerequisito di sottoporsi a procedure mediche come un'operazione di riassegnazione sessuale o una terapia ormonale", solo con la "volontà liberamente manifestata", a giudizio del funzionario anagrafico che fornisce il modulo obbligatorio con domande come l'eventuale cambio di nome nella stessa procedura e informerà di tutti i fini di questa legge.

La compilazione del modulo sarà vincolante per tutte le entità "pubbliche e private" che conservano dati sulla persona. Inoltre gli enti sono obbligati a garantire che i materiali didattici utilizzati a livelli scolastici ma non universitari rispettino la "diversità LGTBI". Il tutto non in alcune materie specifiche, ma con un approccio multidisciplinare in tutte le materie e allo stesso tempo e in tutte le fasi educative si dovranno introdurre elementi di ideologia transgender. A tal fine, “si prevede una formazione obbligatoria per gli insegnanti, così come la promozione di programmi per tutta la comunità educativa per ‘diffondere le diverse realtà affettivo-sessuali e familiari’ incorporando le associazioni di questi gruppi, cosa già prevista in alcune regioni autonome”.

E per quanto riguarda bagni e spogliatoi? Ovviamente ciascuno potrà andare solo dove la propria anagrafe lo consentirà, cioè con un semplice modulo i maschi potranno benissimo usare bagni e spogliatoi insieme alle ragazze. Nel testo, che dovrà essere approvato prima dal Consiglio dei Ministri e poi dal Parlamento, si prevede anche il divieto assoluto per le terapie di conversione, o conciliazione con la propria sessualità naturale anche se con “il consenso delle persone interessate o dei loro rappresentanti legali".

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