04/03/2021 di Luca Volontè

DAL MONDO - Australia, ecco come i cittadini inconsapevoli pagano propaganda Lgbt

L'Australian Broadcasting Corporation (ABC) è l'emittente nazionale australiana. È principalmente finanziata dai finanziamenti diretti del governo australiano ed è amministrata da un consiglio nominato dallo stesso esecutivo nazionale.  Ebbene, la televisione pubblica ABC ha introdotto nuove linee guida sulla "diversità" che penalizzano la parità tre i sessi, penalizzano le donne e pongono una pesante enfasi sulla diversità di genere.

Le nuove "Linee guida per la diversità e l'inclusione" della ABC, che sono entrate in vigore dallo scorso febbraio, riguardano i contenuti di tutti i generi e di tutte le trasmissioni, inclusi il dramma, la commedia, i programmi per bambini, i telegiornali e l'intrattenimento.

Le linee guida richiedono che il contenuto televisivo sia focalizzato "su comunità, minoranze, contesti ed esperienze sottorappresentate", o che includa almeno un membro del cast principale che sia indigeno, proveniente da un contesto "diverso", sia esso disabile o che si identifichi come LGBTQI+.

Inoltre, almeno la metà del cast principale e degli ospiti devono essere donne o identificarsi come "gender diverse". Sino ai giorni scorsi, invece, la ABC aveva fissato un obiettivo di 50 e 50 di rappresentanza femminile tra i conduttori di programmi. La rappresentazione di "genere diverso" di solito riduce la ‘quota femminile’, derubando le donne del loro pieno 50%, poiché anche gli uomini transessuali potranno essere inclusi nella categoria.

Le nuove linee guida, tutte fondate sull'ingegneria sociale, ignorano il fatto che la vita reale non si rifletterà accuratamente nelle trasmissioni, bensì verranno rappresentate come “ordinarie” categorie di persone che appartengono a minoranze.

Per gli spettacoli non sceneggiati come i documentari, le nuove linee guida dicono invece che il contenuto deve "esplicitamente e prevalentemente (esplorare) questioni di identità relative a gruppi sottorappresentati, comprese le questioni indigene, il genere (o) la diversità culturale", o avere un "focus specifico sulle comunità LGBTQI+, sulle persone con disabilità o altri gruppi sottorappresentati".

Ci sono più del doppio di persone che non parlano inglese e di persone che vivono con una disabilità in Australia rispetto a coloro che si identificano come LGBT, ma per la ABC, il principio di eguale rappresentanza deve essere inteso allo stesso modo nel caso delle persone LGBTI, con il risultato della sovra-rappresentazione.

La portavoce di ‘Binary’ Kirralie Smith, associazione australiana che si batte in difesa dei diritti di bambini e genitori e per la difesa della biologica certezza dei due sessi (maschile e femminile), ha detto che è solo un altro esempio di indottrinamento sponsorizzato dal governo. "Come servizio finanziato dai contribuenti, la ABC dovrebbe riflettere, non dettare, ciò che il pubblico vuole guardare. L'enfasi sproporzionata sull'ideologia radicale di genere, specialmente nei programmi per bambini, è ingiustificata e non necessaria. Se la gente vuole contenuti per adulti su ideologie radicali può pagarseli da sola attraverso compagnie private".

 

 

 

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