03/11/2020 di Manuela Antonacci

Continua a tenere banco la questione transgender nel mondo del Rugby

In tutto il mondo, la questione delle donne transgender che gareggiano in squadre femminili sta diventando un problema importante, ma mai come nel campo del rugby.

Al punto che il “World Rugby”, l’organismo che regola i rapporti tra le federazioni nazionali di Rugby e organizza i principali tornei di valore mondiale ed i Tour internazionali di questa disciplina, ha emesso una direttiva che vieta alle donne transgender di competere nel rugby femminile a livello internazionale. Il motivo non ha nulla a che vedere con la “transfobia” (accusa con cui immediatamente si è etichettata questa presa di posizione) ma riguarderebbe una semplice questione di sicurezza personale. Infatti, da un rapporto commissionato dalla federazione sportiva, è emerso che è "significativamente maggiore il rischio" di infortunio quando una giocatrice viene affrontata da un giocatore che si identifica come donna.

Le ultime ricerche, in campo medico, secondo questo rapporto, mostrerebbero che una riduzione del testosterone "non porta ad una riduzione proporzionale della massa muscolare, della forza e della potenza" ma presenterebbe addirittura un "chiaro rischio per la sicurezza".

Dal rapporto, inoltre, risulterebbe che i maschi biologici sono "più forti del 25%-50%, la loro potenza sarebbe maggiore del 30%, il 40% più pesanti e circa il 15% più veloci" delle femmine

Tuttavia, la cosa più incredibile è che, in Australia, i membri del National Women’s Rugby hanno protestato contro la decisione del World Rugby, dichiarando che non avrebbero obbedito alla direttiva e che avrebbero continuato a permettere alle donne transgender di giocare nella categoria femminile. Per di più i medici che hanno compilato il rapporto che ha determinato lo stop del World Rugby agli atleti transgender nella categorie femminile, sono stati accusati anch’essi di “transfobia”. Insomma, nella società del “così è se vi pare”, il dato biologico è degradato al ruolo di “opinione”.

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