Questa mattina a Palazzo Chigi, Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, ha consegnato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri le 31.775 firme raccolte con la petizione popolare lanciata dalla onlus per chiedere al Governo Meloni di ricorrere urgentemente alla Corte Costituzionale contro la legge regionale della Toscana che promuove il suicidio medicalmente assistito, approvata lo scorso 11 febbraio.
«Si tratta - spiega Brandi - di una norma incostituzionale oltre che disumana, perché pretende di legiferare su una materia che, come l’Avvocatura dello Stato ha già chiarito, è di competenza esclusiva del legislatore nazionale comunque la si pensi in merito. Pertanto chiediamo al Governo di impugnarla per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, ed è urgente che lo faccia entro pochi giorni, prima che scadano i termini il 16 maggio».
«Rimanere inermi - prosegue Brandi - sarebbe un gravissimo segnale di cedimento politico e istituzionale da parte del Governo, perché significherebbe permettere a enti amministrativi locali di decidere se, come e quando aiutare i cittadini ad uccidersi, alimentando una deriva eutanasica già in corso che sta già inducendo e spingendo persone fragili, sole e sofferenti a desiderare di morire perché prive delle cure e dell’assistenza medica e personale di cui avrebbero bisogno: in Italia solo 2 pazienti su 10 che ne hanno diritto possono accedere al sistema di cure palliative, e questo è uno scandalo a cui si deve porre immediato ed energico rimedio».