07/08/2020 di Francesca Romana Poleggi

"Cambiare sesso" non fa bene alla salute

L'American Journal of Psychiatry riconosce di aver sbagliato. 
 
Lo scorso autunno, la rivista ha pubblicato i risultati di uno studio  (Reduction in Mental Health Treatment Utilization Among Transgender Individuals After Gender-Affirming Surgeries: A Total Population Study) che sosteneva come gli interventi chirurgici per "cambiare sesso" migliorassero la salute mentale dei pazienti. Ma questa settimana, la rivista ha ritrattato i suoi risultati (la correzione si può leggere qui: psychiatryonline-correction.
 
Lo studio originale - quello poi ritrattato - era stato celebrato dai media e  utilizzato  contro chiunque osasse esporre un punto di vista dissidente. Infatti, l'unica affermazione consentita è che la "transizione di genere" è la soluzione migliore per la salute mentale del soggetto con disforia. Invece, ora è dimostrato  che né le cure ormonali, né la chirurgia plastica arrecano  benefici psicologici  ai pazienti.
 
E se la scienza dimostra che la transizione ormonale e chirurgica non fornisce l'agognata felicità che i pazienti stanno cercando, bisogna trovare altri modi per aiutare i pazienti a sentirsi a proprio agio nel proprio corpo. Col massimo rispetto, con la massima empatia. Ma anche con la massima sincerità. 
Del resto è abbastanza intuitivo comprendere che se il corpo e la mente di una persona sono in contrasto, è più facile e meno doloroso plasmare la mente. A voler modificare il corpo bisogna tagliare, cucire, iniettare... il corpo sanguina. 
 
Alla luce della ritrattazione dello studio citato, anche se i media principali la ignorano, è importante che i professionisti del settore capiscano che sarà bene bloccare gli esperimenti sui bambini con i farmaci  per bloccare la pubertà e con gli ormoni del sesso opposto . Anche i genitori dovrebbero conoscere questi fatti, perché troppo spesso sono convinti da persone accecate dll'ideologia gender che avviare la transizione di genere per i bambini sessualmente confusi sia l'unica strada percorribile.
Ricordiamo che il Comitato Nazionale di Bioetica diede parere favorevole all'uso della triptorelina sui minori principalmente perché - dicevano - "affermare" il genere "percepito" dal soggetto è l'unico modo per prevenire gesti suicidi. Alla luce della ritrattazione di cui sopra, anche il CNB dovrebbe, quindi , rivedere le sue conclusioni.
 
Per approfondire: www.lifesitenews
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.