07/12/2023

Bologna. Di Benedetto (Lega): «Comune investe migliaia di euro dei contribuenti per Lgbt»

«Sono centinaia di migliaia di euro i soldi investiti da parte del Comune di Bologna nel patto LGBT e in iniziative politiche simili». A denunciarlo ai microfoni di Pro Vita & Famiglia è Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega al consiglio comunale di Bologna e presidente della Commissione Bilancio.

«È questo - spiega - quanto emerge dalla previsione del bilancio del 2024 e degli anni successivi. 115.000 euro solo in attuazione del patto con le associazioni Lgbt. Poi ci sono quasi 90.000 euro per lo sportello antidiscriminazione, di cui fanno parte tante associazioni Lgbt. Infine, ci sono le risorse investite in una miriade di tante altre iniziative dalla natura politico-ideologica. Si pensi per esempio al manuale della neolingua appena prodotto sempre dal Comune di Bologna».

«In una città in fondo alle classifiche relative alla sicurezza - aggiunge Di Benedetto - con il tasso di natalità tra i più bassi d’Italia e con tante famiglie che non riescono più a permettersi il costo della vita reale e sono costrette ad andarsene, anche a fronte dell’emergenza abitativa causata dalle scelte urbanistiche ideologiche della sinistra, l’amministrazione di PD e soci decide scientemente di investire centinaia di migliaia di euro dei contribuenti in questi progetti. Sono iniziative che, data la caratura irrimediabilmente ideologica, non andrebbero finanziate in ogni caso, lo voglio dire chiaramente. È ancora più grave se questo avviene a fronte dell’inverno demografico e dell’emergenza sulla sicurezza che stiamo vivendo come città».

Secondo Matteo Di Benedetto questa «è l’ennesima dimostrazione della distanza abissale della sinistra dalla vita reale. È fondamentale che tutti i cittadini si rendano conto di come investe i loro soldi chi amministra Bologna. Proprio all’indomani della clamorosa remissione delle deleghe sulla famiglia e sulla disabilità da parte della consigliera delegata al sindaco, l’amministrazione continua a non investire su questi temi quanto dovrebbe e a concentrarsi su misure che riteniamo ideologiche. La nostra è una valutazione squisitamente politica, che, tuttavia, non può lasciare indifferenti. È dirimente rendersi conto delle direzione che stiamo dando alla nostra società: un’amministrazione che pensa davvero al bene comune e non alla propaganda dovrebbe investire diversamente le proprie risorse, rimettendo al centro le famiglie, che vanno aiutate, e la sicurezza di tutti i consociati».

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