La sentenza dei giudici di Pesaro che hanno riconosciuto il “secondo papà” a un bambino nato all’estero con l’utero in affitto è ideologica e pericolosa. Non solo si nega la verità per cui ogni essere umano nasce da una mamma e un papà e si cancella l’esistenza della madre, ma si legittima implicitamente una pratica aberrante come l’utero in affitto, in cui un bimbo viene strappato dalle braccia della madre - il cui corpo viene usato come “macchina da produzione” - per essere consegnato ai committenti che ne fanno richiesta come un pacco. Auspichiamo che questa sentenza folle sia abbattuta nei prossimi gradi di giudizio.
Così, in una nota, Pro Vita & Famiglia onlus