24/01/2024 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

A Livorno il PD spinge per l'ideologica e illegale Carriera Alias in scuole medie e licei

«La Carriera Alias è una procedura illegale e soprattutto pericolosa per il benessere psico fisico dei ragazzi, che può rafforzare nell’adolescente l’idea di essere “nato nel corpo sbagliato” e spingendolo a intraprendere il percorso per il “cambio di sesso” con bombardamenti ormonali e interventi chirurgici. Tutto questo il Partito Democratico lo sa o fa finta di non saperlo quando propone una mozione per impegnare il sindaco di Livorno Luca Salvetti e la sua giunta a incentivare la Carriera Alias in scuole medie e licei senza neanche una certificazione medica? Chi si prenderà la responsabilità di rischiare di cagionare a minori danni psicofisici traumatici e in alcuni casi irreversibili? E, chi si prenderà la responsabilità sulla “scelta” dell’uso dei bagni e degli spogliatoi? Cosa accadrà quando un ragazzo pretenderà, in base alla sua identità di genere autopercepita, di invadere gli spazi femminili? O viceversa? Chiediamo al sindaco Salvetti, di bloccare sul nascere questa deriva e di tutelare centinaia di bambini e adolescenti. Non solo, infatti, adottare la Carriera Alias è pericoloso, ma è e illegale in quanto in aperto contrasto con le normative vigenti in campo amministrativo, civile e potenzialmente anche penale ed è un iter viziato da incompetenza in quanto l’amministrazione scolastica non ha alcun potere di modificare il nome e l’identità di un individuo. Inoltre, queste pratiche appaiono anacronistiche se consideriamo che nazioni all'avanguardia nella transizione di genere, quali Gran Bretagna, Australia, Svizzera, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda e molti stati degli USA, stanno ora ritrattando le loro politiche in questo ambito. Alcune di queste nazioni stanno persino chiudendo cliniche specializzate, come il Tavistock Center a Londra, recentemente coinvolto in uno scandalo di rilievo. Infine, una significativa maggioranza dei cittadini italiani, precisamente l'80%, si oppone all'indottrinamento gender nelle scuole, come evidenziato da un sondaggio condotto da Noto Sondaggi per conto di Pro Vita & Famiglia». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

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