24/05/2017

Un’alternativa etica alla fecondazione artificiale

Un’economica, efficace, alternativa etica alla fecondazione artificiale, che potrebbe rivelarsi un bel problema per l’industria della fertilità, abituata ormai a lucrare grassi profitti sulla pelle delle donne e dei bambini.

Una tecnica antica di  un secoloil lavaggio tube di Falloppio con olio di semi di papavero iodato ha dimostrato di avere grossi benefici sulla fertilità, secondo una ricerca australiana e olandese pubblicata sul New England Journal of Medicine .

Lo studio H2Oil ha confrontato i benefici arrecati dal lavaggio delle tube di Falloppio con una soluzione a base di olio o a base di acqua su 1119  donne.

La procedura, nota come isterosalpingografia, si usava fin dal 1917 per le radiografie alle tube con contrasto.

Nel corso di questi 100 anni i tassi di gravidanza tra le donne considerate infertili  dopo che le loro tube erano state  lavate sono sorprendenti.

Circa il 40% delle donne considerate infertili, tra quelle trattate con olio e il 29% delle donne trattate con semplice acqua sono rimaste incinte entro sei mesi dal lavaggio.

Il beneficio del lavaggio, inoltre, persiste nel tempo, consentendo spesso seconde gravidanze, mentre la fecondazione artificiale va ripetuta per diverse volte, normalmente, prima che si riesca a far impiantare anche un solo embrione.

Dopo il lavaggio il concepimento avviene per vie del tutto naturali e il tutto costa circa 600 dollari, quando in media la fecondazione artificiale ne costa 10.000.

Inoltre questa procedura non presenta le controindicazioni psicologiche e cliniche che conseguono alla fecondazione artificiale che è dannosa per i venditori di gameti, soprattutto le donne, per la donna che riceve l’embrione nel suo grembo, per i bambini che ne risultano e anche per la dinamica affettiva della coppia spesso compromessa seriamente quando i gameti appartengono a terzi.

Senza contare il numero altissimo di embrioni uccisi, scartati e congelati che sono necessari con la fecondazione artificiale per sperare di avere un figlio in braccio.

Il professor Mol, uno dei ricercatori che hanno condotto lo studio in questione, nel 1965 è stato lui stesso concepito dopo che la madre, considerata infertile per nove anni, ha subito un isterosalpingografia: ma solo dopo che ha iniziato la ricerca ha saputo di questa coincidenza.

Il dottor David Molloy, che lavora in una importante clinica per la fecondazione artificiale australiana, ha accolto molto freddamente la notizia: ha detto che le coppie che hanno bisogno della fecondazione artificiale hanno problemi di fertilità molto più gravi, che non si possono risolvere con il lavaggio delle tube. In parte sarà anche vero. In parte, è ovvio: un incasso di 10.000 dollari è meglio di uno di 600...

Redazione

Fonte: BioEdge


 

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