28/02/2018

Trump: verso una sana educazione sessuale

Un’altra buona notizia dall’amministrazione Trump, dopo quella contro il diritto ad abortire: i finanziamenti previsti per la (dis)educazione sessuale delle giovani generazioni fino ad ora gestita dalla Planned Parenthood verrano tagliati, mentre saranno sostenuti programmi di educazione sessuale basati sui metodi naturali di controllo della fertilità e sul valore delle relazioni, in particolare quella familiare. 

Si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana, dal momento che i programmi proposti dalla Planned Parenthood e i suoi affiliati – secondo l’ideologia da cui sono pervasi, resistente a ogni critica – sostanzialmente consistevano in una educazione all’uso della contraccezione e all’aborto, e nell’incentivare il sesso estremo, la promiscuità e i comportamenti sessuali a rischio: guardate qui e qua oppure qua).

E questo seppure sia ormai noto e provato che se si moltiplicano i comportamenti sessuali a rischio, l’efficacia del preservativo nel limitare il contagio sessuale diminuisce vertiginosamente, così come aumenta la probabilità di gravidanze cosiddette “non desiderate”. Ma della salute – vera – delle persone a chi è accecato dall’ideologia interessa poco.

Invece la domanda di sovvenzione del Titolo X, pubblicata venerdì dal Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, offrirà 260 milioni di dollari a enti e gruppi che si proporranno per fornire ai giovani un’educazione sessuale di ben altro stampo: «L’annuncio ha sottolineato l’inclusione di metodi di pianificazione familiare naturale – noto anche come consapevolezza della fertilità – tra l’ampia gamma di servizi offerti dai beneficiari. I candidati devono inoltre garantire che le loro attività promuovano “relazioni familiari positive allo scopo di aumentare la partecipazione della famiglia alla pianificazione familiare e al processo decisionale in materia di salute” e sottolineano la ricerca sulle scienze sociali su “relazioni sane, matrimoni impegnati, sicuri, stabili, salutari che contribuiscono ad un ritorno a uno status sessualmente privo di rischi, soprattutto (ma non solo) quando si comunica con gli adolescenti».

Insomma: famiglia, relazioni, approccio consapevole alla sessualità... ma anche la richiesta che lo staff che riceverà i finanziamenti «sia formato annualmente per rispondere a minacce quali abusi sui minori, abusi sessuali, violenza domestica e tratta di esseri umani. Saranno necessari programmi di monitoraggio e reporting su simili questioni».

Naturalmente questo ennesimo provvedimento pro-life dell’amministrazione Trump non è stato accolto favorevolmente dai sostenitori dell’aborto che, rispetto a come erano abituati, vedono il loro potere venire sempre meno e parlano di “ingerenza” religiosa per via della promozione dei metodi naturali.

Un ragionamento, questo, fallace in partenza, dal momento che  i metodi naturali non sono una prerogativa dei cristiani (le femministe del nuovo millenio rifiutano sempre di più la contraccezione ormonale: leggete qui); ma anche un ragionamento che non tiene conto dell’obiettivo del provvedimento preso in esame: l’educazione. E quale migliore educazione si può dare ai giovani, se non quella di insegnare loro il rispetto di se stessi, del proprio corpo, dei propri impulsi e sentimenti e, non da ultimo, del prossimo?

Redazione

Fonte: LifeNews


FIRMA ANCHE TU

Per la salute delle donne:

per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.