28/07/2021 di Luca Marcolivio

Sottosegretario Sasso: «Scuola in presenza ma sui vaccini decidano le famiglie»

Il prossimo anno scolastico non sarà assolutamente come il precedente. Grazie alla diffusione massiccia dei vaccini, la didattica in presenza sarà pienamente reintegrata. È quanto auspica e promette il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che, intervistato da Pro Vita & Famiglia, fa comunque due puntualizzazioni: la vaccinazione degli studenti deve rimanere rimessa alla libera scelta dei genitori; i tamponi salivari sono uno strumento utile per contenere i contagi, pertanto non si comprende perché il Comitato Tecnico-Scientifico non prenda in considerazione questa ipotesi.

 

Onorevole Sasso, il ritorno alla didattica in presenza per tutti gli studenti d’Italia, a qualsiasi livello, sembra essere un obiettivo condiviso dall’intero Parlamento e da tutto il Paese. Nei dettagli pratici, però, le divergenze d’opinione nella maggioranza di governo sembrano essere molto sostanziali. Qual è la sua posizione?

«Il ministero dell’Istruzione ha stanziato fondi importanti per supportare la messa in sicurezza delle scuole e l’installazione di impianti di aerazione, ventilazione meccanica e sanificazione. Oltre la metà degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale: pensare di tornare alla situazione dello scorso anno, con gli studenti confinati a casa dietro allo schermo di un computer, è impensabile. La didattica a distanza è stata una soluzione obbligata nei momenti di emergenza, ma non può diventare la regola. Il ritorno alle lezioni in presenza è imprescindibile per non aumentare i disastri che anche ISTAT e INVALSI hanno certificato».

Il generale Figliuolo sta premendo per la vaccinazione dei docenti e degli studenti over 12: una posizione, quindi, diversa dalla sua. Che tipo di accordo si potrà trovare nel governo?

«Il personale della scuola ha risposto con grande senso di responsabilità e si è vaccinato con percentuali altissime a livello nazionale. C’è da lavorare su alcuni contesti territoriali che sono stati meno reattivi, ma nelle prossime settimane sono convinto che i dati miglioreranno ulteriormente: per settembre mi aspetto una quota di immunizzati di almeno il 90%. L’obbligo, quindi, non è necessario e lavoreremo affinché si vada in questa direzione grazie all’evidenza dei numeri. Per quanto riguarda gli studenti, sui minori devono ovviamente scegliere le famiglie: bisogna informare e guidare, ma non imporre. Su questo siamo stati più che chiari».

La strada dei tamponi gratuiti sarebbe praticabile?

«Mi sono battuto per mesi affinché fosse autorizzato l’uso dei tamponi salivari, un metodo rapido e poco invasivo per monitorare il rischio contagio nelle scuole. A maggio è arrivato il via libera dell’Istituto superiore di sanità, ma il Comitato tecnico scientifico continua a non prenderli in considerazione quando redige i propri pareri: francamente mi sfuggono le motivazioni. Sicuramente può essere uno strumento per evitare che, a fronte di un solo caso, chiuda un intero istituto o tutta una comunità scolastica finisca in quarantena».

Anche le mascherine, nonostante alcuni conteziosi legali importanti, saranno nuovamente obbligatorie. Anche questa prescrizione ritiene sia modulabile o attenuabile?

«Il CTS le raccomanda laddove non possa essere rispettato il distanziamento minimo, per ragioni di sicurezza. La priorità è che i ragazzi stiano in classe a imparare, a formarsi, a socializzare e a lasciarsi definitivamente alle spalle i tempi della didattica a distanza».

C’è un messaggio che vorrebbe mandare alle famiglie italiane preoccupate per la gestione del prossimo anno scolastico, in particolare riguardo alla tutela del diritto all’istruzione?

«Si sta facendo un grande lavoro per assicurare agli oltre otto milioni di studenti e alle loro famiglie un anno scolastico in presenza, in sicurezza e in serenità. Il diritto all’istruzione verrà garantito a tutti e non permetteremo che si inneschino inaccettabili meccanismi di esclusione o di discriminazione: su questo l’impegno della Lega e quello mio personale sarà totale».

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