29/01/2017

Sostegni miliardari alla lobby LGBT

E’ ben noto come il movimento LGBT negli ultimi tempi abbia ricevuto numerose adesioni ricche e potenti per la sua causa.

Basti pensare come i rappresentati delle multinazionali (fra le tante AT&T, Coca Cola, Toyota, Gilead) hanno sottolineato il loro impegno nel boicottare le leggi varate da alcuni Stati americani per proteggere l’obiezione di coscienza, come il Religious Freedom Restoration Act  dell’Indiana, che consente di eccepire i doveri imposti dalla legge naturale – in nome della libertà religiosa – al convenuto in processi intentati per “discriminazione omofoba”.

Proprio una di queste multinazionali, l’At&T (media company da 234 miliardi di dollari e 280’000 dipendenti in tutto il mondo) di recente si è spinta oltre per mezzo del suo responsabile Public Affairs, Scott Sapperstein, il quale ha dichiarato: “ I valori degli omossessuali ed in genere del movimento LGBT sono parte del nostro DNA, sono parte di noi, della nostra cultura e di quello che siamo come azienda. Vogliamo difendere il movimento LGBT da attacchi strumentali e soprattutto desideriamo trovare spazi dove poter incidere a livello legislativo per fare valere i diritti del movimento LGBT”.

Sapperstein, che ricopre anche la carica di assistente personale del vice presidente At&t, lo scorso mese ha partecipato all’evento organizzato dall’ istituto Gay & Lesbian Victory che intende estendere i diritti del matrimonio anche per le persone dello stesso sesso in tutto il mondo. L’istituto è finanziato, fra gli altri, da grandi gruppi americani quali Walmart, Dow, Coca-Cola Comcast, State Farm, Southwest Airlines e Union-Pacific.

L’At&T è stata la prima multinazionale ad indire ufficialmente il mese di Giugno come “Mese dell’orgoglio e dei diritti del movimento LGBT”. L’evento, giunto alla quarta edizione lo scorso anno, segue le orme del Festival “LGBT Pride Parade & Festival”, sponsorizzato da Walmart. Proprio nell’edizione del 2014 l’AT&T fu la prima grande società degli Stati Uniti ad accusare pubblicamente la Russia condannando la legge russa approvata dalla Duma, a stragrande maggioranza, che proteggere i minori da influenze negative e aggressive della propaganda omosessualista, definendo fuori legge la “propaganda anti omossessuale russa”.

William Lepore

Fonte: LifeSiteNews 



#STOPuteroinaffitto
firma e fai firmare qui la petizione 

contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.