29/10/2020 di Manuela Antonacci

Scuole paritarie sempre più nel baratro. Molti istituti hanno già chiuso

Suor Anna Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline e membro della Consulta di pastorale scolastica e del Consiglio nazionale scuola della Cei sta lanciando da tempo un grido d’allarme denunciando il rischio della chiusura delle scuole paritarie, a causa dell’assenza di finanziamenti da parte dello Stato.

“Lo Stato italiano dichiara con proprio atto ufficiale il costo minimo per studente per i singoli livelli scolastici (infanzia 5.278 euro, scuola primaria 5.704 euro, scuola secondaria di I grado 6.348 euro e scuola secondaria di II grado 6.694 euro). Per le scuole paritarie che chiedono una retta ‘simbolica’ inferiore a questi parametri, si è innescato un processo di indebitamento che, quando non controllato, ha portato al collasso e alla chiusura di moltissime realtà”.

Tutto questo, come sottolinea la religiosa, sta mettendo fortemente a rischio il pluralismo educativo, ma non solo, suor Alfieri fa notare come la scuola statale – che costa in tasse circa 8.500 euro – non è ripartita per tutti i 7 milioni di allievi, per la disorganizzazione totale legata sia al materiale scolastico non ancora in arrivo, sia per la difficoltà nel gestire i doppi turni. Una ripartenza rocambolesca che ha escluso 285mila studenti disabili, i più penalizzati. Al contrario, la scuola paritaria, con rette decisamente più basse rispetto a quelle della scuola pubblica (tra i 4mila e i 5.500 euro annui) è ripartita in sicurezza, con i suoi 900 mila allievi che frequentano le 12mila scuole.

A tutto ciò si aggiunga anche che, per ogni alunno che frequenta la scuola paritaria, lo Stato riconosce solo 752 euro. Inoltre, secondo la religiosa, lo Stato italiano destina ai disabili che frequentano la scuola statale, circa 5 miliardi, cioè 20mila euro per ciascun allievo, mentre, se la famiglia del disabile sceglie la scuola paritaria, il finanziamento è ridotto a 1.700 euro.

 Insomma, il futuro non appare certo roseo per le scuole paritarie e il pluralismo educativo, come afferma suor Monia Alfieri “qualora a partire dalla prima occasione utile non si decidesse di rivedere le linee di finanziamento del sistema scolastico italiano, il futuro prossimo sarà una scuola statale sempre più fallimentare e una scuola paritaria che, per poter esercitare il suo ruolo pubblico, dovrà chiedere rette non inferiori a 5.500 euro” cifre proibitive per le famiglie che, quasi sicuramente, saranno costrette a rinunciare.

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