02/10/2019

Pro Vita & Famiglia con la Manif a Parigi. Coghe: «Dalla Francia all'Italia...»

Alcuni giorni fa la Camera bassa del Parlamento francese ha approvato una proposta di legge che permette l’accesso alla procreazione assistita anche alle donne single e alle coppie lesbiche. In realtà, fino a questo momento, la legge francese prevedeva che solo le coppie eterosessuali potessero ricorrere all’inseminazione artificiale e alla fecondazione in vitro, condizione che i promotori della proposta di legge hanno definito «discriminatoria» verso le donne. Abbiamo chiesto a Jacopo Coghe la posizione di Pro Vita & Famiglia in merito a tutto questo.

 

Come vicepresidente di Pro Vita & Famiglia, cosa pensa di questa proposta, davvero è stato reso un favore alle donne?

«Credo che le vere discriminate con questa legge saranno, in realtà, proprio le donne ovvero le bambine che non avranno il papà. Questa è una profonda ingiustizia, è una profonda violazione dei diritti dei più piccoli. In questo caso, infatti, i più deboli sono i bambini e i bambini hanno diritto ad un papà e una mamma»

La Destra si è opposta rispetto a questo disegno di legge perché c’è il timore che una legge simile rompa gli argini fino a permettere anche la legalizzazione dell’utero in affitto, anche Pro Vita la pensa così?

«Assolutamente sì, nel momento in cui il bambino diventa il desiderio del capriccio di due adulti, ci vuole poco che il passo successivo sia quello di rendere le donne degli uteri prestati per la gestazione di bambini. Cose che in realtà già esistono. Sappiamo che questi sono semplicemente degli step per arrivare alla pratica mostruosa dell’utero in affitto. Ma presto assisteremo ad un’ulteriore escalation: si renderà il bambino un prodotto del mercato di cui presto si potranno scegliere persino le caratteristiche fisiche».

Il 6 ottobre Manif Pour Tous scenderà in piazza per protestare contro questo disegno di legge, Pro Vita & Famiglia intende rispondere o appoggiare in qualche modo la protesta?

«Assolutamente sì, sarò sul palco per un mio intervento e annunceremo dal palco di Parigi una mobilitazione civile contro l’utero in affitto in Italia».

 

di Manuela Antonacci

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