17/11/2015

Omofobia in Italia: ecco i dati OSCE

Cosa sia concretamente l’omofobia non è molto chiaro. In questo articolo intendiamo per omofobia la persecuzione ingiustificata e ingiustificabile delle persone solo per le loro preferenze sessuali. Insomma l’odio espresso con parole o fatti verso le persone LGBT per il solo fatto che sono LGBT.

L’OSCE è l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, cui aderiscono 57 Stati, tra cui l’Italia. Si occupa di sicurezza in ambiti svariati, anche nell’ambito del rispetto delle persone e dei diritti fondamentali di libertà e di vita pacifica. Quindi si preoccupa anche della tutela della sicurezza delle minoranze ingiustamente discriminate a causa, per esempio, del razzismo o della omofobia.

L’OSCE ha pubblicato i dati relativi agli “hate crimes” – crimini d’odio – quali aggressioni e discriminazioni più o meno violente nei confronti delle minoranze, dei “diversi”.

Dati che sono stati quelli forniti prevalentemente dal Ministero degli Interni e dall’UNAR.


omofobia_OSCE_dati 2014

I crimini d’odio segnalati nel 2014 sono stati 596. Non tutti, poi sono stati perseguiti, perché l’autorità di pubblica sicurezza indaga sulle denunce: talvolta avvia l’azione penale, talvolta il caso viene archiviato perché la denuncia risulta infondata. Di quelli perseguiti, poi, non tutti portano a una condanna: si spera che durante il processo si accerti la verità e si condannino i colpevoli (in linea di massima così dovrebbe essere).

Come potete vedere dalla tabella riportata, dal 2009 c’è stato un calo nelle denunce. Poi sono purtroppo andate crescendo: 56 nel 2010, 68 nel 2011, 71 nel 2012, 472 nel 2013, 596 nel 2014. Tuttavia si precisa che l’aumento delle segnalazioni è dovuto più che altro ad un sistema più efficiente di rilevazione e di comunicazione dei dati.

Sul sito dell’OSCE potete anche vedere in che cosa è sfociato l’odio: a volte in delitti violenti (in qualche caso anche l’omicidio), a volte in minacce, ingiurie ecc.

Le vittime di questi odiosi comportamenti discriminatori sono le “minoranze”, religiose, etniche... e a volte anche le persone LGBT.

Vediamo (sempre la tabella riportata dal sito dell’OSCE), che i casi di razzismo e xenofobia sono stati 413, le discriminazioni per motivi religiosi (cristiani e altre religioni) sono state 153, le discriminazioni nei confronti delle persone LGBT sono state 27.

Quelle per altri motivi 3.

Redazione

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