03/02/2016

Notizie ProVita a febbraio: Il potere della neolingua

E’ uscito il numero 38 di Notizie ProVita, intitolato “Il potere della neolingua”.

E’ davvero un numero imperdibile!

La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”: è questo uno degli slogan del partito unico di orwelliana memoria, il Socing.

Il Socing (o IngSoc) aveva realizzato la sua spietata dittatura – asfissiante, pervasiva, disumanizzante – principalmente grazie a due strumenti. C’era, anzitutto, il mezzo di formazione, informazione e propaganda per eccellenza, la TV: sempre accesa, trasmittente e ricevente, in grado di seguire ciascun suddito ventiquattrore su ventiquattro, talmente invasiva da riuscire, in pratica, a leggere nel pensiero. Le famiglie che oggi passano il tempo libero davanti alla TV, ciascuno nella propria stanza, o quelle che in ogni momento possibile si lasciano assorbire dal computer o dal telefonino (​multimediale, interattivo, cioè trasmettente e ricevente, come la TV di 1984!), arrivando spesso a perdere il contatto con la realtà e con le persone vere che hanno accanto, dovrebbero fermarsi a riflettere​...​

​Niente, però, avrebbe potuto il Socing attraverso i media se, contemporaneamente e progressivamente, non avesse realizzato anche lo smantellamento e la ricostruzione del linguaggio: la neolingua, appunto.

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Come è cambiato il senso delle parole negli ultimi decenni?

Non è infatti un caso che la maggior parte della filosofia del secondo dopoguerra sia centrata sul linguaggio, come neopositivismo anglo-americano o come ermeneutica (filosofia dell’interpretazione) europea. Prima, si pensi all’Idealismo, tutto era nel pensiero. Notizie ProVita_38_copertinna_neolinguaAdesso tutto è nel linguaggio: non si può andare oltre il linguaggio. Heidegger diceva: “Il linguaggio è la casa dell’essere”… insomma, attraverso il linguaggio l’uomo esprime i suoi ragionamenti e – viceversa – con il linguaggio si può plasmare il modo di ragionare degli uomini.

Il linguaggio è un’arma potente nelle mani di chi vuole imporre la dittatura del pensiero unico.​ Forse la più potente in assoluto.

Purtroppo quanto immaginato da Orwell nel 1948 si è andato realizzando puntualmente in questi ultimi decenni. Certe parole sono state “cancellate” dal vocabolario, ad altre è stato cambiato il significato, altre ancora sono state create di sana pianta.

In questo numero di Notizie ProVita vi sono diversi esempi, in ambiti diversi, ma soprattutto – ed è quello che più ci preme – nel campo della bioetica.
In particolare, poi, proprio in merito alla bioetica “laica” e cattolica, c’è  da leggere un pezzo davvero interessante: il ragionamento è davvero contiguo a quello sulla neolingua.

Non mancano poi, nella sezione “Attualità” e nella sezione “Famiglia”, a dare una boccata d’aria fresca, le testimonianze  di vita di un’appassionata volontaria pro-life e di “Una mamma qualunque”: perché la speranza non va spenta, nonostante tutti i disastri che gli esseri umani riescono a concepire e a realizzare: la Vita vince la morte, anche se c’è chi fa del tutto per confonderci e corromperci.

Antonio Brandi

 

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