21/01/2018

Matrimonio – Il regalo più grande per tuo marito? Il rispetto

Il matrimonio non è una via facile: due nature imperfette ed egoiste sono chiamate ad amarsi in maniera perfetta e completamente altruistica. Se poi si aggiunge che queste due nature sono una di sesso maschile e una di sesso femminile, la cosa si fa ancora più complicata.

Eppure, se si vive appieno il matrimonio, questo è anche una strada privilegiata di crescita personale: per il proprio coniuge si è stimolati a migliorare e perfezionarsi, così come – in un rapporto che sia veramente interessato al bene dell’altro – si è disposti ad accettare le reciproche correzioni.

Questi concetti sembrano essere abbastanza chiari e condivisi, almeno a livello ideale. Tuttavia, poi, in pochi scendono più a fondo, andando a toccare la concretezza del quotidiano. In sintesi: è vero che il coniuge va amato nella maniera più perfetta e altruistica possibile, ma come si fa?

La risposta è differente per l’uomo e per la donna: il primo è la ragione, la seconda è il cuore.

Per il gentil sesso, essere amata significa innanzitutto essere apprezzata, considerata e protetta. Una donna si sentirà amata se il marito le ripete spesso che è bella, che ha cucinato un buon piatto, che si sta ponendo nella maniera corretta con i figli; una donna si sentirà amata se il marito la sorprenderà, di tanto in tanto, con dei fiori o con una sorpresa che le fa cogliere un pensiero del suo uomo su di lei; infine, una donna si sentirà amata se il marito la protegge (dal punto di vista economico e pratico, certamente, ma soprattutto dal punto di vista ideale), occupandosi in maniera virile del suo benessere.

Ma il fronte su cui vorrei soffermarmi maggiormente è quello dell’uomo. Per sentirsi amati, gli uomini hanno bisogno di rispetto. E non di un rispetto condizionato, legato alle cose che fanno e a come le fanno, bensì di un rispetto garantito a prescindere. Questo dato è fondamentale in un matrimonio. Spesso, infatti, le donne non si rendono conto di questo aspetto e pretendono che l’uomo compia le stesse loro azioni e nello stesso loro modo: se così non è, iniziano le critiche, le pretese, i silenzi e i musi, le lamentele con le amiche... Così il rispetto per l’uomo che si è sposato viene meno. Invece, sottolinea Matt Walsh in un articolo pubblicato di recente, l’uomo vive del rispetto della moglie. Altrimenti inevitabilmente finirà con legarsi di più alle realtà in cui è certo di riceverlo, questo rispetto (siano i compagni della squadra di calcetto, piuttosto che l’ambiente lavorativo, o altro), pena la crisi del matrimonio stesso.

«Un marito – scrive Wash – non ha bisogno di guadagnarsi il rispetto di sua moglie più di quanto una moglie abbia bisogno di guadagnarsi l’amore di suo marito. Una moglie dovrebbe rispettare suo marito perché è suo marito, così come lui dovrebbe amarla e onorarla perché è sua moglie. Tuo marito potrebbe “meritarselo” quando lo prendi in giro, lo rimproveri, lo sminuisci e lo tormenti, ma non lo hai sposato per dargli ciò che si merita. Nel matrimonio devi dare ciò che hai promesso. Questo non significa che un uomo abbia la licenza di essere pigro, offensivo o indifferente. Anzi, è esattamente il contrario. È sfidato a migliorarsi per guadagnare il rispetto che sua moglie ha per lui. Ma se sua moglie distribuisce il suo rispetto su un sistema di ricompensa, il marito si sentirà demoralizzato e vuoto. Non si sentirà a casa nella sua casa. Non avrà il senso dello scopo e della realizzazione maschili che la famiglia dovrebbe dare».

Alle volte può non essere facile, per le donne, stimare il proprio uomo. Soprattutto nella nostra società, così femminilizzata e caratterizzata da una crisi della virilità. Eppure bisogna vincere il proprio egoismo e tarpare le ali alla superbia, che ci vorrebbe far credere di essere migliori del nostro coniuge, e provare: un marito che si sente stimato sarà un uomo realizzato e, di conseguenza, un pater familias capace di donarsi e di amare oltre ogni misura la propria moglie e i propri figli.

Donne, se vogliamo uomini virili, innanzitutto rispettiamoli. Ci guadagneranno i nostri mariti, i nostri matrimoni, i nostri mariti... e anche noi.

Teresa Moro

Fonte: Dailywire


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