Riportiamo qui di seguito le lettere di moltoi genitori (precisamente nove su undici della 4a B; sei su undici della 3a A; cinque su undici della 3a B) della scuola dove lavora la maestra Marisa Francescangeli, sospesa – con decurtazione dello stipendio – per aver recitato un’Ave Maria e fatto costruire un Rosario in classe. La lettera in difesa della maestra è stata inviata al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditata, al sottosegretario dello stesso ministero Paola Frassinetti, al direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Regione Sardegna Francesco Feliziani e alla direzione generale per lo studente. I genitori hanno inviato la lettera a Maria Rachele Ruiu, in quanto responsabile di Generazione Famiglia, il braccio operativo nel mondo della scuola di Pro Vita & Famiglia, chiedendole di renderla pubblica.
Onorevole Ministro,
in merito alla vicenda della maestra Marisa Francescangeli, della scuola primaria di San Vero Milis,
noi genitori degli alunni delle terze e della quarta primaria, in cui la maestra insegna, vorremmo raccontare, tramite le parole dei nostri figli, come si sia svolta la vicenda sotto accusa.
Classe 4^B
Nella classe quarta, la maestra insegna matematica, scienze, tecnologia ed educazione fisica.
All’inizio dell’anno scolastico, durante la riunione di interclasse, la maestra chiese ai genitori il permesso di dire una preghiera in classe, come inizio lezione, in previsione dei sacramenti che i nostri figli si apprestavano a ricevere: Prima Confessione e Prima Comunione.
Il permesso fu concesso all’unanimità da tutte le famiglie dei bambini, in tutto 11 bambini cristiani e frequentanti l’ora di religione.
La preghiera occupava due minuti di inizio lezione, per i bambini era un bel momento ed erano gli stessi bambini a ricordare alla maestra di dire la preghiera.
Le preghiere erano una, massimo due e di volta in volta erano gli stessi bambini a sceglierla.
In previsione della Prima Confessione ha avuto molto successo l’atto di dolore.
In quel brevissimo momento di preghiera, mai sono stati cantati inni religiosi, ma nemmeno nessun canto di chiesa, solo una semplice preghiera.
La didattica veniva svolta con costanza, i compiti a casa assegnati e corretti, i risultati ottenuti.
Nella classe 4^B, in cui la maestra insegna scienze, non si è mai parlato di eruzioni vulcaniche purificatrici o terremoti castigatori come testimonianza dell’ira di Dio.
I bambini frequentano tutti l’ora di religione.
I bambini non sono terrorizzati dalla maestra, anzi le vogliono bene e con lei si divertono.
Prima di Natale la maestra ha fatto fare ai bambini un braccialetto con le perline, il quale terminava con un piccolissima croce o con l’icona della Madonna.
Era un semplice lavoretto di Natale, tra l’altro attinente anche all’ora di tecnologia. Questo fatto non ha sottratto tempo all’insegnamento e comunque la manualità alla primaria fa parte della didattica.
Il “rosarietto” non ha sconvolto nessun bambino, i bambini sono tornati a casa orgogliosi del loro manufatto.
Per la questione dell’olio benedetto, fatti che risalgono a dicembre, è riportata qui sotto la narrazione in prima persona di un genitore.
“Di questo fatto sono venuta a conoscenza solo ora ad aprile, dopo aver intervistato il bambino alla luce dei fatti narrati da altri genitori: il bambino mi ha parlato di un olio profumato che la maestra ha portato da un suo viaggio, olio che lui ha annusato, toccato e se l’è messo sul viso.
Ho chiesto al bambino se è stato obbligato o convinto a farlo, mi ha detto: - no.
Gli ho chiesto che cosa avesse fatto di male la maestra, secondo lui, e lui mi ha detto: -Non ha fatto niente, mamma.”
Per tutta la triste vicenda non sono stati sentiti tutti i genitori e non sono state raccolte tutte le dichiarazioni, solo le dichiarazioni dei 3 genitori della 3^B che si sono lamentati.
A gennaio 2023 i genitori della 3^B insieme a maestra Marisa, furono convocati dal Dirigente Scolastico in merito alla segnalazione dei 3 genitori. Non furono invitati né i genitori della 3^A, né quelli della 4^B.
In quella occasione il D.S. riprese la maestra con risolute e dure parole e lesse lui stesso un passo della Bibbia elevandosi metaforicamente a Dio, tanto che una madre gli chiese in modo provocatorio se veramente fosse lui Dio.
La maestra ripresa e umiliata si scusò pubblicamente con tutti i genitori della 3^B per il suo comportamento non gradito e non ponderato.
Scuse fatte, ma evidentemente non sufficienti e non accettate da parte della scuola e di 3 genitori (uno dei quali assente alla riunione).
Firmato: 9 mamme Classe 4^B
Classe 3^A
Nella classe terza A maestra Marisa insegna storia, geografia e musica.
Non risulta che i bambini abbiano mai pregato in classe.
Non risulta neanche che a loro siano stati proposti video o immagini di vulcani che annientano il mondo come “punizione divina”.
Ancora non risulta che ai bambini siano state fatte benedizioni con degli olii.
I bambini hanno costruito il braccialetto di Natale con una medaglietta raffigurante la Vergine Maria e con una piccola croce, tutti hanno mostrato entusiasmo e partecipazione.
Maestra Marisa svolge il programma con regolarità e si è applicata finora il modo molto professionale e allo stesso tempo amorevole, affinché tutti i bambini imparassero un buon metodo di studio.
I bambini non vedono l’ora di andare a scuola nelle ore di maestra Marisa.
Nessuno ha mai segnalato turbamenti.
Tutti i bambini frequentano l’ora di religione cattolica.
Firmato: 6 mamme Classe 3^A
Classe 3^B
La maestra Marisa insegna in classe storia, geografia e musica.
Nella classe 3^B il 22 dicembre la maestra Marisa era in classe per sostituire un collega.
Ha fatto realizzare ai bambini un braccialettino con le perline e con l’immaginetta di Maria.
Ha portato un olio, che i bambini non hanno nemmeno capito che cosa fosse, e ha dato loro l’augurio di buon Natale. Hanno recitato insieme una preghiera di loro spontanea volontà.
Prima di quell’unica occasione la maestra non ha mai recitato con i bambini le preghiere, non ha mai cantato canzoni di chiesa, né tantomeno inni, non ha mai descritto calamità naturali associandole a un Dio arrabbiato.
Le attività si svolgevano con regolarità e profitto.
I bambini erano sereni e apprezzavano la maestra.
Il giorno 11 gennaio 2023, 3 mamme sono andate dal Dirigente Scolastico a lamentarsi pesantemente dell’accaduto del 22 dicembre.
Il giorno 13 gennaio il preside ha convocato la rappresentante di classe per sapere
dell’accaduto.
La rappresentante ha sostenuto che le lamentele arrivavano da solo 3 mamme e che nessun altro genitore era in nessun modo offeso con la maestra.
Il giorno 18 gennaio il D.S. ha indetto una riunione con tutte le mamme della 3^B, sempre il D.S. ha ripreso duramente l’insegnante, leggendo un passo della Bibbia in cui il Signore ribadiva al servo la sua assoluta sottomissione.
La scenetta è stata imbarazzante e spiacevole.
La maestra dispiaciuta si è scusata per l’accaduto.
Una delle 3 mamme che accusavano la maestra non era presente alla riunione.
Firmato: 5 mamme Classe 3^B