10/03/2022 di Luca Volontè

La Florida vieta il gender nelle scuole, ma Biden minaccia guerra legale

Il Segretario dell'istruzione Miguel Cardona, poche ore dopo il voto del Senato della Florida che vieta l’indottrinamento gender nelle scuole, ha scritto al governatore dello Stato DeSantis, promettendo una azione giudiziaria contro la legge approvata a favore di genitori e bambini.

«I leader in Florida – ha affermato Cardona - stanno dando la priorità a disegni di legge odiosi che danneggiano alcuni degli studenti più bisognosi», si legge nella dichiarazione. «Il Dipartimento dell'Istruzione – ha proseguito - ha chiarito che tutte le scuole che ricevono finanziamenti federali devono seguire la legge federale sui diritti civili, comprese le protezioni del Titolo IX contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere».

Il Governatore DeSantis ha già fatto capire più volte che condivide la legge a favore dei diritti di bambini e genitori e non è per nulla intimorito dalle minacce dell’amministrazione Biden. Il Senato della Florida ha infatti approvato l’8 marzo una legge per vietare le discussioni sull'orientamento sessuale o l'identità di genere nelle scuole primarie. Il governatore Ron DeSantis molto probabilmente firmerà la legge, che impedirà quindi ai docenti di propagandare questi argomenti ai bambini sotto i 10 anni.

Un disegno di legge che ovviamente non è piaciuto agli attivisti Lgbt, i quali lo hanno soprannominato “Don't Say Gay”, ma in realtà è una legge per i diritti dei genitori in materia di libertà educativa e per tutelare la crescita e la formazione dei più piccoli. La normativa, infatti, proibisce qualsiasi istruzione sull'orientamento sessuale o l'identità di genere dalla scuola materna a quella elementare, quando gli studenti hanno all'incirca tra i cinque e i nove anni. Chiede anche ai distretti scolastici di evitare argomenti Lgbt «quando non sono appropriati all'età o allo sviluppo degli studenti».

L'addetta stampa della Casa Bianca, Jen Psaki, ha detto che, secondo lei, si tratta di «una legislazione odiosa che prende di mira gli studenti vulnerabili». Un’affermazione abbastanza bislacca, soprattutto perché non si capisce come le tematiche Lgbt possano essere un qualcosa di buono per gli studenti “vulnerabili”. E poi, vulnerabili sotto quale aspetto?

Altri quattro stati americani - Louisiana, Mississippi, Oklahoma e Texas - hanno attualmente leggi simili sui libri, che vietano o limitano esplicitamente l'educazione sessuale. La legge della Florida, invece, si estende anche ai servizi di supporto agli studenti, compresa la consulenza, e concede ai genitori il potere di denunciare direttamente le scuole se credono che un educatore abbia infranto la legge.

Il parlamentare repubblicano Joe Harding, che ha sponsorizzato il disegno di legge in Florida, ha detto che la normativa «è semplicemente orientata a dare potere ai genitori». Il ‘Florida Family Policy Council’, un gruppo conservatore che sostiene il disegno di legge, ha affermato come fosse «necessario perché le scuole governative negli Stati Uniti sono diventate ideologiche, politiche e sono più interessate a plasmare la politica e le inclinazioni sessuali di un bambino che a insegnare le accademie di lettura, scrittura, matematica e istruzione»

 

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