31/01/2020

“La Bellezza della Famiglia”, Scaramelli (Regione Toscana): «Sostenere genitori contro dipendenze e bullismo»

Il contrasto al cyberbullismo, alla droga e all’alcool sono alcuni dei tanti temi, in nome dei quali le famiglie vanno sostenute. Ne ha accennato a colloquio con Pro Vita & Famiglia, Stefano Scaramelli, Consigliere Regionale e presidente della Commissione Sanità al Consiglio Regionale della Toscana, con riferimento particolare a una proposta di legge regionale che intende dare una risposta al dramma delle stragi del sabato sera e ad un’altra legge appena approvata, avente ad oggetto proprio il cyberbullismo. Scaramelli sarà presente al convegno La bellezza della famiglia - che si terrà a Chiusi, sabato 8 febbraio 2019, alle ore 15.30 - dove porterà i saluti istituzionali. Nel corso del dibattito, interverranno, tra gli altri, Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, e Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”.

 

Stefano Scaramelli, quali sono le opportunità che offre il convegno La bellezza della famiglia cui Lei porterà i saluti istituzionali?

«Nei quasi cinque anni in cui ho ricoperto il ruolo di Presidente della commissione sanità e politiche sociali, ho partecipato a 107 convegni scientifici in cui sono stato chiamato a portare i saluti istituzionali. Ho percorso 380mila chilometri per la Toscana e preso parte a 262 iniziative pubbliche. L’ascolto e il confronto fanno parte del mio metodo di lavoro e rientrano nei miei impegni istituzionali».

Negli ultimi anni la famiglia è stata oggetto di dibattiti politici e ideologici piuttosto divisivi. Da quale punto di vista, al contrario, il tema della famiglia può permettere alle varie forze politiche di convergere e cooperare costruttivamente?

«Il sostegno alla genitorialità e all’essere genitori nella ricomposizione dell’approccio sociale, educativo e sanitario, genera effetti positivi sulla salute e sulla qualità delle persone che vanno anche a favore della collettività. È anche con questo criterio che la Regione Toscana ha elaborato e approvato il Piano sanitario e sociale integrato (Pssir) 2018-2020 che ha focus dedicati a genitori, bambini e giovani. È proprio di questi giorni, invece, di iniziativa come presidente del Gruppo Italia Viva in Consiglio regionale, la proposta di legge che guarda alle famiglie e agli adolescenti sul tema drammatico delle dipendenze e delle stragi del sabato sera, pone limiti all’uso di alcol e coniuga sicurezza e legalità. La proposta di legge sul “divertimento sicuro” è già stata illustrata nella seduta congiunta di seconda e terza Commissione del Consiglio Regionale. È iniziata una fase di confronto e ascolto che culminerà con una seduta formale di consultazioni in cui potremo raccogliere proposte ed emendamenti. Auspico che la proposta trovi il più ampio confronto possibile e la convergenza di più forze politiche perché la sicurezza dei giovani e delle loro famiglie nei luoghi di divertimento è un tema che non ha colore politico, riguarda tutti. Siamo intervenuti anche sul cyberbullismo, un fenomeno sul quale le famiglie da sole non ce la fanno. Una volta i ragazzi nelle proprie case erano al sicuro dagli atti di bullismo, oggi non lo sono più. Sono raggiungibili in ogni luogo, ecco perché abbiamo portato in approvazione la legge regionale che promuovere azioni di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. L’obiettivo è tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei ragazzi nei loro contesti di vita con diverse tipologie di azioni previste: azioni di sostegno alla genitorialità, volte a fornire gli strumenti pedagogici e educativi ai genitori nel loro compito educativo all’autonomia, al rispetto e alla socialità; azioni svolte tra le persone di minore età con la metodologia dell’educazione tra pari; azioni rivolte alle persone di minore età e alle famiglie per l’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet; azioni di monitoraggio del fenomeno e dell’efficacia delle misure di contrasto realizzate».

Il convegno vedrà l’intervento del vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, monsignor Manetti. Riallacciandomi, in parte, alla domanda precedente: in che modo Chiesa e mondo laico possono collaborare per aiutare la famiglia?

«Nella promozione del benessere e del sostegno alla famiglia sono tanti gli attori che possono collaborare. Dalle istituzioni pubbliche al mondo del volontariato, dal mondo religioso all’associazionismo, la collaborazione e la non conflittualità sono importanti. Il sostegno alla genitorialità dovrebbe essere un faro in tutte le situazioni, anche nei casi difficili in cui tutto si fa più complesso. Un approccio che vale per i genitori e per i bambini che sono stati oggetto di una innovazione legislativa che ho voluto introdurre con la previsione dei Pronto soccorso pediatrici in Toscana. La rete di servizi è uno strumento di promozione e protezione del benessere e della salute dei bambini ma anche di tutela senza discriminazioni dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».

 

di Luca Marcolivio

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