28/10/2015

Gender – Anche la Regione Liguria dice NO

Anche il Consiglio Regionale della Liguria si è trovato a dover confrontarsi con la questione dell’ideologia gender.

Come si può leggere qui, sono state presentate due mozioni.

La mozione 37 di Matteo Rosso (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) e Alessandro Puggioni (Lega Nord Liguria – Salvini) affinché non venga introdotta la “teoria del gender” e la mozione 43 di Angelo Vaccarezza, Claudio Muzio (Forza Italia) contro la teoria del gender.

Ieri sera, dopo un dibattito appassionato, le due mozioni sono state approvate.gender_Liguria

La società civile si è mobilitata. La politica a livello locale (quella più vicina alla gente) ne sta prendendo atto. In tutta Italia si moltiplicano le iniziative degli Enti locali per discutere sulla propaganda gender nelle scuole. Dalla Toscana, al Friuli, da Reggio Calabria al Veneto, da Palermo alla Lombardia e altrove, in realtà locali più piccole – ma non per questo meno importanti – si è sollevato il dibattito.

Non importa che queste mozioni siano state approvate o meno. E’ importante che se ne sia parlato.

Del resto non basta una mozione regionale o comunale per fermare la propaganda che già si è abbondantemente infiltrata in tanti modi – per esempio nei libri di testo – e può essere comunque veicolata da insegnanti e dirigenti ideologizzati.

E’ importante che se ne sia parlato e se ne continui a parlare, perché così il lavorio di queste ideologie nefaste è messo allo scoperto e il lavaggio del cervello diventa più difficile.

Coraggio, quindi, ringraziamo tutti i politici che negli enti locali – grandi e piccoli – si prendono magari insulti  o vengono messi alla berlina da maggioranze “progressiste e democratiche” che sostengono che il “gender non esiste” e dimostrano acredine, intolleranza e vergognosa incapacità di dialogo (basti l’esempio del giovane Matteo Montevecchi, a Rimini: ascoltate il suo intervento e guardate la reazione dei Consiglieri della maggioranza...).

La gente deve sapere. La gente deve poter ragionare. E quando la gente sa e ragiona, l’ideologia – qualunque essa sia – è sconfitta.

Redazione

 

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