01/07/2021

FLASH – Spagna, il governo approva la legge LGTBI che permetterà l’auto-identificazione di genere

Il 29 giugno il governo spagnolo ha approvato il disegno di legge LGTBI, che include il controverso regolamento sui transgender, in base al quale non sarà necessario alcun rapporto medico o legale per far registrare un cambiamento di sesso.

Dopo che la prima bozza era stata fermata a causa delle discrepanze sorte tra i due partner della coalizione di governo, ora è stato raggiunto un nuovo accordo che, tuttavia, non modifica sostanzialmente la portata della legge. Il disegno di legge preliminare approvato dal governo spagnolo sarà presto discusso in parlamento e dovrebbe essere approvato a maggioranza.

La cosiddetta "legge trans" si fonde con la cosiddetta "legge LGTBI" e presenta importanti novità che possono interessare molti settori della società, data l'ampiezza del suo campo di applicazione e la vaghezza della sua terminologia.

La nuova legge ha come obiettivo nominale la "depatologizzazione" delle persone trans - coloro che ritengono che il loro genere percepito non coincida con il loro corpo. Il ministro dell'Uguaglianza e leader del partito lefitsta Podemos, Irene Montero, ha affermato che “finalmente le persone trans non saranno più considerate malate in Spagna”.

La legge elimina l'obbligo di avere un referto medico o psicologico che attesti la “disforia di genere” e l'obbligo di sottoporsi a cure ormonali per due anni quando un cittadino vuole cambiare sesso all'anagrafe civile. In questo senso, Montero ha difeso con forza il diritto all'autodeterminazione di genere, posizione che l'ha portata a scontrarsi con gran parte del movimento femminista in Spagna.

Se la legge verrà definitivamente approvata sarà sufficiente richiedere per iscritto il cambio di sesso ufficiale e non sarà necessario presentare testimoni. Entro un termine massimo di tre mesi, bisognerà ratificare la decisione. Questo cambio di sesso registrato può essere richiesto da chiunque abbia più di 16 anni.

L’ideologia transgender si espande dunque in Europa, ma questo fatto non deve scoraggiarci ma anzi farci raddoppiare gli sforzi contro il ddl Zan, che vorrebbe introdurre questi principi anche in Italia.

Fonte: Evangelical Focus

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