Nuovi pericoli in vista sul tema della liberalizzazione delle droghe leggere, la cui gravità non è affatto da sottovalutare. «Il ministero della Salute guidato da Roberto Speranza fa un passo indietro e cancella il decreto che dal 30 ottobre avrebbe potuto dare il colpo di grazia al mercato italiano dei fiori di canapa a basso contenuto di Thc. Dalla fine del mese di ottobre il Cbd, principio attivo contenuto anche nella cosiddetta cannabis light, sarebbe diventato ufficialmente una sostanza stupefacente [...] Il ministero della Salute lo scorso 28 ottobre ha quindi firmato un nuovo decreto che sospende l’efficacia del precedente», leggiamo su La Stampa.
31/10/2020