04/11/2020

FLASH - Quando la violenza parte dalle immagini

La pornografia induce chi ne fa uso ad avere un "occhio malato" nei confronti delle persone che ha accanto, fa sì che gli altri diventino solo oggetti funzionali al proprio sregolato godimento e non più persone da rispettare. Per Silvana De Mari, anche alcune "opere" facilitano questo rischio. «Come chi dipende dall'eroina passa sempre per la cannabis, così chi arriva alla pedopornografia consuma prima il "normale" porno. Ma anche le «opere» contemporanee inneggiano spesso al maltrattamento dei bambini: c'entra forse la storia personale degli autori».

Fonte: La Verità

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