05/01/2018

Famiglia sotto dittatura: la “torta” della discordia

Una pasticceria gestita da una famiglia cristiana dovrà pagare 135.000 dollari a due donne con tendenze omosessuali  per essersi rifiutata di preparare la torta del loro “matrimonio”.

Quanto avvenuto a Portland, nell’Oregon, ci viene riportato da un articolo di LifeSiteNews, che ripercorre gli eventi legati a questa assurda vicenda, specchio del totalitarismo in salsa LGBT oramai sempre più pervasivo.

Nel 2013 i pasticceri cristiani Aaron e Melissa Klein si rifiutarono di creare una torta nuziale per Rachel Bowman-Cryer e la sua partner omosessuale, per motivi legati alla loro religione (che vede nella famiglia naturale formata da uomo e donna l’unico ed insostituibile fondamento della società).

Denunciati immediatamente al Dipartimento statale del Lavoro e dell’Industria, quest’ultimo li ritenne colpevoli di aver violato una legge del 2007 che vieta alle imprese private di attuare discriminazioni in base all’orientamento sessuale, nonostante la famiglia Klein avesse già servito in più occasioni la coppia lesbica.

La sentenza di colpevolezza fa acqua da tutte le parti. Infatti allora il “matrimonio gay” (legalizzato nel 2014) era ancora illegale, la coppia lesbica non era mai stata discriminata dalla famiglia Klein e, semmai, era stata quest’ultima ad aver visto violata la propria libertà religiosa.

Ai pasticceri fu imposto un risarcimento di 135.000 dollari. Una cifra esorbitante, volta a riparare danni ridicoli, quali il “sonno eccessivo”, la “pressione alta”, la “digestione alterata”, la “perdita di appetito”, “l’emicrania” e “l’aumento di peso”.

Come afferma Kelly Shackelford, presidente del First Liberty Institute, «la Corte d’Appello dell’Oregon ha deciso che Aaron e Melissa Klein non hanno diritto alle promesse della Costituzione relative alla libertà religiosa e alla libertà di espressione».

Questa sentenza infatti è profondamente liberticida. In nessun modo la famiglia Klein ha oltraggiato la coppia lesbica con parole o atti volti a danneggiarla, si è solo limitata dissociarsi da un evento in contrasto con i propri valori.

I coniugi Klein hanno agito nel rispetto della libertà altrui, la sentenza che li colpevolizza è invece un ennesimo attacco alla famiglia naturale.

Luca Scalise


FIRMA ANCHE TU

Per la salute delle donne:

per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.