Un giovane, uno studente, amico di ProVita ci ha inviato questo spunto di riflessione su “Famiglia naturale fra storia, religione e diritto”.
Lo pubblichiamo volentieri, ringraziandolo per il contributo.
La famiglia naturale, composta dall’unione dell’uomo e della donna, trova fondamenta diversificate da qualsiasi punto di vista si guardi, da quello religioso, storico e sociale.
Ogni religione e non solo quelle appartenenti al ceppo cristiano-giudaico, per quanto diverse negli usi e nei costumi e per quanto possano essere diverse nelle tradizioni o lontane a livello territoriale, prevedono la famiglia naturale. Ogni società del passato, la storia ci insegna e ricorda, prevedeva la famiglia naturale. La famiglia naturale trova fondamento nel DNA dell’uomo. La famiglia naturale trova fondamento nella natura. La famiglia naturale trova fondamento nella legge.
Sì, perché prima che le lobby gay prendessero piede nelle nostre istituzioni, le leggi in merito al diritto di famiglia erano esclusivamente improntate sul nucleo famigliare naturale. Dal Codice Napoleonico che, nel 1791, istituiva il matrimonio come unione tra uomo e donna, al Codice Giustinianeo, che fu base della giurisprudenza Europea per circa un millennio.
Ma ancora, in epoca contemporanea abbiamo dei riscontri a livello europeo, nel trattato del Consiglio d’Europa (Art. 12 : “Uomini e donne, in età matrimoniale, hanno il diritto di sposarsi e formare una famiglia”); nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Art. 16 “Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia”)
Infine, è doveroso citare la nostra Costituzione, dove sono racchiusi i principi portanti del nostro Paese, i pilastri della nostra società: Art.29 “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.”
La famiglia è una sola, sia che si guardi al diritto naturale sia che si guardi al diritto positivo.
Uomo e donna, capaci secondo natura di procreare e di educare.
Adriano Cicalese
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI
LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI