29/10/2021 di Manuela Antonacci

Evangelizzare con la cultura e i temi etici. La storia de IlCattolico.it e del suo fondatore Paolo Cilia

Il Cattolico.it è un sito che forse in pochi conoscono ma che esiste da circa vent’anni e si propone la missione di evangelizzare attraverso un’opera di divulgazione culturale sistematica e puntuale. Per saperne di più, Pro Vita & Famglia ha intervistato il suo coordinatore Paolo Cilia.

 

Come nasce il vostro blog?

«Più che un blog è un sito, diventato un vero e proprio portale, nato a fine 2000, quando i blog non esistevano, nato come un discorso di condivisione personale e di catechesi, di formazione. Avendo io lavorato molto nella pastorale, avendo studiato teologia e avendo persino e lavorato nel cinema, ho cercato un modo per condividere del materiale».

Ha lavorato nel cinema?

«Sì, sono stato chiamato a comporre la colonna sonora di un film “Ustica, una spina nel cuore che non è mai uscito. Più che altro si è svolta solo la prima al cinema Europa, il cinema più grande di Roma. Dopodiché è stato bloccato, io, comunque, ne ho composto la colonna sonora e ho svolto anche lavori minori. Poi però ho intrapreso un’altra strada: la mattina lavoro come insegnante di religione cattolica alla scuola dell’infanzia».

Quali argomenti affrontate maggiormente?

«Il sito, da personale, intorno al 2004, è diventato l’espressione di un’associazione “Associazione Culturale Cattolica Zammerù Maskil” che ha come scopo prioritario pastorale quello dell'Evangelizzazione tramite la rete. Il nome dell’associazione in ebraico, significa “Cantate a Dio con arte” che è il titolo della mia tesi. Il nome, però, in seguito è cambiato, poi è diventato Cristiano Cattolico e, in seguito, “Cattolico.it”.  Adesso non è più mio, ma dell’associazione, io lavoro come segretario coordinatore. Comunque il Cattolico.it svolge un tenore formativo, che desidera unire tutte le anime del mondo cattolico, nel binario dell’ortodossia. Riportiamo tutti i discorsi del Papa, di qualunque pontefice. Poi ci sono interventi di rassegna stampa nazionali e internazionali, anche in lingua inglese e spagnola, di tutti i siti informativi, dell’agenzia SIR, Avvenire e altri siti non ufficiali della Chiesa Cattolica, li rilanciamo con l’ottica del redirect, un po’ come fa Google: titolo, parole e immagine e rimandiamo al sito originale. Gli articoli originali che abbiamo, invece, sono o quelli della Santa Sede o dell’Osservatore romano o sono quelli dei nostri collaboratori, tra cui monsignor Marchetto che è il più grande esperto del Concilio Vaticano II, poi padre Pietro Messa direttore dell’Antoniano di Roma, poi altri collaboratori e poi, ogni tanto, scrivo anch’io».

Organizzate anche eventi?

«Purtroppo no perché questo sito nasce a gestione familiare e noi abbiamo poco tempo, abbiamo due figli con grave disabilità, in casa. Io mi occupo anche di questo, nel senso che faccio formazione per quanto riguarda il mondo della disabilità, infatti, curo anche un sito che si chiama Progettoautismo.it poi faccio parte del Coordinamento delle competenze per le Persone con disabilità nel territorio di Pesaro Urbino, si chiama “Puzzle” (composto da insegnanti, genitori, avvocati ecc.). Sono impegnato molto anche su questo versante, infatti, il 14 novembre, farò una conferenza sul Piano Educativo Individualizzato. Proprio per l’esperienza della disabilità che abbiamo in casa, anche il sito Il Cattolico è particolarmente sensibile su questo. Siamo stati l’unico sito che ha fatto, insieme all’avvocato Monica Boccardi, un lungo excursus di analisi del ddl Zan, per l’inserimento abusivo delle persone con disabilità all’interno del ddl. Abbiamo fatto una critica sistematica che è girata molto e abbiamo mandato a tutti i vescovi, ricevendo anche delle buone risonanze da questo punto di vista»

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