17/12/2015

Eugenetica – L’Isis uccide i disabili? Ma L’Occidente non è da meno

L’Isis attuerebbe una politica eugenetica contro i bambini con sindrome di Down o con altri difetti fisici.

A riportarlo è LifeSiteNews, che cita l’unica fonte disponibile al momento, ovvero un blogger di Mosul, ripreso poi da altre testate giornalistiche.

Secondo il blog “Mosul Eye”, dalle parti dell’autoproclamatosi Stato islamico sarebbe stata emessa una fatwa contro tutti i bambini disabili, siano essi Down o affetti da gravi malattie congenite.

La sentenza religiosa avrebbe avuto l’approvazione finale del giudice saudita Abu Said Aljazrawi, membro di una sorta di “Consiglio per la Sharia” dell’Isis.

“Mosul Eye” ritiene confermati ben 38 omicidi a Mosul e in Siria, tutti avvenuti per asfissia o iniezioni letali: la maggior parte delle vittime a quanto pare è composta da figli di guerriglieri islamici stranieri e di donne siriane, irachene e asiatiche.

Alcuni commentatori sulla pagina Facebook del Mosul Eye hanno scritto che si tratta solo di propaganda anti-Isis, opera di musulmani sciiti, da sempre rivali dei sunniti.

Certamente il condizionale è d’obbligo, anche perché finora né Amnesty International né Human Rights Watch hanno preso una posizione in merito.

D’altra parte, però, è anche vero che queste organizzazioni sono ormai in prima fila per difendere e diffondere l’aborto nel mondo. E, sebbene la scusa utilizzata per implementare politiche abortiste sia la tutela della salute riproduttiva delle donne, sappiamo bene che in realtà, specie nel “civile e progredito” Occidente, i primi bambini ad essere abortiti e dunque uccisi, nel grembo materno (con la “benedizione” di Amnesty e altre associazioni “umanitarie”) sono proprio quelli malati e con sindrome di Down.

A prescindere dalla verità o meno della notizia, che comunque non sarebbe così inverosimile data la barbarie e la follia dell’Isis, dovremmo prima di tutto scandalizzarci per quanto avviene nei nostri ospedali e questo purtroppo è un dato certo e incontrovertibile. Inutile fare grandi discorsi sulla non discriminazione dei disabili e sull’uguaglianza, sull’accoglienza e sull’amore, se poi le leggi dei nostri Stati consentono senza alcun problema di risolvere il “problema” alla radice eliminando fisicamente i malati con l’aborto.

No. Su questo fronte non siamo meglio dell’Isis, né dei nazisti. La differenza è che il Califfo e Hitler fanno uccidere anche i malati adulti? Anche noi, con l’eutanasia.

Redazione

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