23/12/2020

Emendamento 70 milioni. Brandi: «Non bastano. I disabili sono ancora discriminati, serve ancora molto altro»

Lo scorso sabato è stato approvato un emendamento per lo stanziamento di 70 milioni di euro in favore dei docenti di sostegno per le scuole paritarie italiane. Un risultato che, come ha anche affermato suor Anna Monia Alfieri in una recente intervista a Pro Vita & Famiglia, fa ben sperare per il futuro della scuola italiana, ma allo stesso tempo si tratta solo di un primo, piccolo passo, perché la strada da percorrere è ancora tanta e, in particolare i bambini e i ragazzi disabili continuano ad essere discriminati e non protetti adeguatamente, così come non viene protetto e garantito il loro diritto allo studio.

Governo e Istituzioni, dunque, sono chiamati a fare molto molto di più, mentre l’associazionismo pro life e pro family italiano continua a battersi per difendere queste persone, come ha sottolineato Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia.

 

Presidente Brandi, la politica ha fatto quindi qualcosa per gli studenti disabili?

«Sì, appunto è stato approvato questo emendamento al Bilancio per stanziare la cifra di 70 milioni di euro per i studenti disabili delle scuole paritarie»

Quindi si tratta di una buona notizia?

«No, perché non è sufficiente questa cifra»

Perché? Non è abbastanza?

«No, perché in tutto ci sono 250mila studenti disabili in Italia e di questi decine di migliaia non possono ancora usufruire di adeguati servizi di viabilità, trasporti, assistenza domestica e insegnanti di sostegno. Tutti diritti che dovrebbero essere invece sempre garantiti dalla legge».

Cosa altro si può e deve fare e cosa si chiede di fare alla politica e al governo?

«Noi, insieme a Suor Anna Monia Alfieri e Domenico Menorello di Polis Pro Persona ed altre associazioni, abbiamo fatto un pesante web-pressing sui parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, riguardo appunto questo tragico problema. Abbiamo reso possibile questo pressing online da cui è scaturita questa piccola vittoria».

Dunque siete in attesa di ulteriori risposte?

«Sì, ma non possiamo aspettare che lo Stato e il Parlamento facciano il loro dovere. Bisogna agire subito perché i disabili in Italia continuano ad essere discriminati nelle scuole paritarie e statali e lo stesso per adulti disabili. Vanno aiutati, perciò abbiamo creato insieme a suor Anna Monia Alfieri e insieme a Domenico Menorello, del Centro Studi Livatino, la campagna Sos Disabili. Con questa iniziativa abbiamo istituito una rete per aiutare legalmente ed economicamente moltissimi disabili e abbiamo già agito a livello politico, legale e con contributi economici in numerose città: da Potenza a Roma, da Lucca a Milano e tante altre città italiane. Non ci fermeremo perché aiutare i disabili, gli ultimi degli ultimi,  è semplicemente nostro dovere»

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