11/08/2018

Embrioni manipolabili per 28 giorni? Per la clonazione

Due bioeticisti – John Appleby, della britannica Lancaster University, e Annelien Bredenoord, dell’University Medical Center di Utrecht – hanno lanciato una proposta sulla rivista Molecular Medicine: allungare il periodo in cui è possibile fare sperimentazioni sugli embrioni da 14 a 28 giorni.

Coincidenza: nel Regno Unito hanno dato il placet alla  creazione di bambini con un Dna preconfezionato: il business è miliardario, ed è davvero allettante!

I due bioeticisti ora sostengono – riporta l’Ansa – che «ci sono ragioni sia etiche sia scientifiche per estenderlo <il limite>, ad esempio, a 28 giorni»: vogliono creare embrioni artificiali, con cellule staminali, senza ovulo né spermatozoo: questa si chiama clonazione (ma attenzione! Per la neolingua quella parola suona “male” e allora non la dicono!). 

Qualcuno si chiede che esseri umani saranno da grandi? X-Men per davvero! E a che cosa serviranno? Vengono i brividi solo a pensarlo. I dati ci dicono che, mentre la ricerca sulle staminali adulte sta portando buoni frutti, la sperimentazione sugli embrioni non ha dato alcun risultato degno di menzione. Ma il desiderio di clonare gli esseri umani (e venderli) è troppo grande: roba da guadagnarci su “fantastiliardi”...

E perché proprio 28 giorni? Rispondono ancora Appleby e Bredenoord: a 28 giorni, «l’embrione non ha ancora connessioni neurali funzionali che gli permettano di percepire il dolore». Notate bene: non hanno il coraggio di dire che non si tratta di esseri umani: ma solo che – secondo loro – non sentono dolore (la qualcosa certo è verosimile, ma non dimostrabile: il sistema nervoso e il cervello, in nuce esistono fin dall’inizio).

Questi qui sono degni eredi del dottor Mengele: tutto sta nel decidere quali esseri umani sono degni di vivere e quali no. I Nazisti avevano posto il discrimine nella razza, per questi lo spartiacque è nell’età: più sei piccolo, meno vali: ti compro con l’utero in affitto, ti uccido con l’aborto e – perché no? – ti monto, ti smonto, ti creo e ti distruggo come mi pare in laboratorio.

Prima non si poteva. Oggi si può fino a 14 giorni. Domani fino a 28. Dopodomani?

 Guardate in questo video il miracolo della vita che nasce nel grembo materno e cresce senza soluzione di continuità fino al parto: siamo stati tutti embrioni di 14 e di 28 giorni. E quei piccoletti che vengono sacrificati sull’altare del “progresso” sono esseri umani unici e irripetibili che non sapremo mai chi avrebbero potuto essere, incontrare, amare, cosa avrebbero potuto fare, in questo mondo.

Giocare con la vita è un business che arricchisce economicamente tanti, mentre impoverisce il mondo intero di tante risorse umane che mai più torneranno.

Redazione

La foto è tratta dal sito Dagospia

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